Comunicato della Rete campana Ambientalista su esito manifestazione del 21 Maggio svoltasi a Napoli contro i rifiuti.

Napoli- ‘I territori appartengono alle popolazioni, non ai militari. Contro le Megadiscariche e l’incenerimento continueremo a difendere la salute e l’ambiente!’   7000 persone in corteo malgrado la pioggia! La manifestazione delle reti ambientaliste e dei comitati (a partire da quello del presidio di Chiaiano, ma anche di Napoli est, Giugliano ed Acerra) dimostra a tutti che non ci siamo arresi, che non accettiamo questo continuo esproprio di democrazia per favorire speculazione e devastazione ambientale.   1) Noi sosteniamo che un altro piano rifiuti, ecologico e democratico, non solo è possibile, ma è l’unico modo per uscire davvero dall’emergenza. Le nuove inchieste sul boicottaggio dei treni dei rifiuti dimostrano per l’ennesima volta come gli interessi delle ecomafie e degli speculatori agiscano alle spalle di strutture opache e autoritarie come il Commissariato straordinario e non nella protesta pubblica delle popolazioni. La raccolta differenziata continua a essere boicottata, le norme sugli imballaggi non vengono fatte per tutelare determinati interessi economici. Soluzioni ecologiche come il trattamento meccanico a freddo dei rifiuti residui sono scartate per intascare i profitti Cip6 degli inceneritori! Neanche una linea immediata di separazione dell’umido dal secco è stata attuata in questi mesi. Eppure era la misura più ovvia per tutelarci sanitariamente dall’emergenza rifiuti: noi non crediamo sia solo negligenza. Noi crediamo sia un modo di fare soldi, una sorte di ‘Shock economy in salsa napoletana’.   3) Il nuovo governo non parte per niente bene. A fronte di un’apertura formale al dialogo con le reti ambientaliste (come anche il governo precedente) non è corrisposto nessun confronto reale. Anzi! Avremo l’ennesimo commissario straordinario (Bertolaso, un deja vu). Ma soprattutto ci preoccupa enormemente la scelta di militarizzare e secretare le aree dove vogliono aprire addirittura 7-8 megadiscariche. Questa scelta dimostra arroganza ma anche debolezza.  ‘Il nuovo governo persiste sulla strada sbagliata pur avendo percezione di quanto essa sia delegittimata – ha affermato Pietro del Comitato di Chiaiano dal camion dell’amplificazione – Tanto da dover secretare le proposte e minacciare le popolazioni con molti anni di carcere!’ Se questa è la strada a noi non resterà che opporre alla loro irragionevole arroganza la nostra ragionevole resistenza…   3) In corteo abbiamo portato uno striscione in sostegno dei diritti dei migranti e dei rom che manifestavano stamani. Abbiamo voluto così evidenziare la nostra vicinanza e la critica al cosiddetto ‘pacchetto sicurezza’, un misto di  ideologia razzista e repressione. Non sono certo i migranti a renderci insicura la vita, quanto piuttosto la precarietà e la devastazione ambientale! (Comunicato da Comitati, reti e movimenti contro la devastazione ambientale, il razzismo e la precarietà ) *(Autore foto pubblicate nel corpo dell’articolo: Andrea Pioltini fotoreporter)

Segue Articolo correlato all’argomento

La militarizzazione della spazzatura ossia il colpo di stato silenzioso

Napoli, 21 mag. (Apcom) – Le discariche saranno controllate dai soldati, diventeranno zone di ‘interesse strategico nazionale e quindi equiparate a strutture militari, ci sarà il carcere per chi ne impedirà l’apertura o provocherà disordini. E’ il premier Silvio Berlusconi ad annunciare, nella conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri tenuto a Napoli, i provvedimenti decisi dal governo per porre fine all’emergenza rifiuti. “Le discariche saranno considerate come zone di interesse strategico, per cui ci saranno pene detentive da tre mesi a un anno per chi ne impedisce l’apertura e fino a cinque anni per chi provoca disordini”, ha detto Berlusconi. “Sappiamo che il tempo è scaduto” e che “servono anche scelte dolorose e difficili” ma oggi, ha proseguito il premier, “ci impegnamo a non
fare più promesse ma a consegnare certezze”. Proprio per questa ragione il governo ha nominato l’attuale capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per affrontare l’emergenza dei rifiuti a Napoli. “Da domani il Sottosegretario Bertolaso attiverà siti per le discariche in tutte e cinque le province campane”, ha detto Berlusconi, annunciando che, per i Comuni che avranno sul loro territorio delle discariche “ci saranno compensazioni economiche”. In 17 articoli, il decreto legge varato dall’esecutivo per affrontare e risolvere l’emergenza rifiuti prevede anche il coinvolgimento del Dipartimento antimafia, e fissa multe, anche pesanti, per i Comuni che non ottemperano le nuove norme di raccolta e smaltimento, e un freno alla commercializzazione dei prodotti ‘usa e getta’. In particolare il coinvolgimento del Dipartimento antimafia di Napoli è previsto per tutti i procedimenti riguardanti il processo di smaltimento e raccolta rifiuti e per i reati ambientali. Particolarmente pesanti, poi, le sanzioni per quei Comuni che non raggiungeranno l’obiettivo del 25 per cento di raccolta differenziata entro il 31 dicembre di quest’anno, del 35 per cento nel 2009 e del 50 per cento nel 2010. Lo Stato, nel caso, reagirà con la maggioranza dell’imposta sullo smaltimento rifiuti “pari, rispettivamente, al 25, 25 e 50 per cento” della tassa dovuta. (Comunicato Stampa)
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”