Un corteo commosso partito dall’ospedale Rizzoli d’Ischia accompagna Anna De Felice, 15 anni, uccisa ieri a Casamicciola da una frana, al cimitero. Dietro la bara i genitori, stravolti dal dolore, il fratello, gli amici e il sindaco Vincenzo D’Ambrosio. Parteciperanno ad un rito evangelico che si terrà al cimitero. «Tutto il paese si stringe con affetto attorno ai cari di Anna De Felice – ha detto il sindaco di Casamicciola – superata questa fase emotiva saremo vicini all’esigenza di questa famiglia travolta dal dolore».
ANCORA INTERVENTI DEI VIGILI Continuano gli interventi dei vigili del fuoco sull’isola d’Ischia, nel comune di Casamicciola, colpito ieri da una frana che ha ucciso una ragazza di 15 anni, e provocato il ferimento di una ventina di persone. Numerose le segnalazioni arrivate al 115, intervenuto con i suoi operatori per recuperare auto e masserizie. Una squadra di pompieri è ancora all’opera lungo la ex statale 270, per la caduta di alcuni massi. Secondo la centrale che coordina gli interventi, si tratta di un episodio non grave, e che non ha provocato danni nè a cose nè a persone. In mattinata a Lacco Ameno, sempre a causa della pioggia, è crollato il muro di recinzione di una abitazione: anche in questo caso, però, non vi sono stati feriti. Casamicciola soffre stamattina di un problema inedito per la zona: il traffico procede a rilento, a causa del fango che ancora occupa parte del manto stradale, nonostante gli sforzi. Dall’unità di crisi, istituita ieri presso il comando dei vigili urbani per l’emergenza, partirà una richiesta al prefetto per limitare la circolazione di un tratto del lungomare ai soli residenti: si tratta infatti di un percorso cruciale per le autoambulanze che devono raggiungere l’ospedale Rizzoli.I primi arrivati sul posto si sono coperti gli occhi con le mani: «sembrava di stare a Baghdad». Fango, massi, auto travolte, alberi sradicati. Pochi minuti dopo le otto, a Casamicciola, comune dell’isola d’Ischia, il tempo si è fermato. Una frana ha ucciso una ragazza di 15 anni e ha ferito circa 20 persone; 15 sono state estratte vive dal fango. Ha attraversato per oltre un chilometro case, strade. Ha fatto paura a tutti. E da quell’ora in questo pezzo dell’ ‘isola verdè è calato il silenzio. Attorno sono riesplose invece le polemiche sulle responsabilità della tragedia. Un giorno così a Ischia, dopo i morti del Monte Vezzi, dove nel 2006 vi furono quattro vittime, nessuno voleva riviverlo più. Ed invece
è di nuovo successo. Ha franato una parte del Monte Epomeo: le forti piogge, dicono i primi rilievi, la causa scatenante. Immediatamente dopo l’accaduto, si punta il dito contro l’abusivismo, lo stato di sicurezza dei pendii, la mano dell’uomo. Secondo il presidente dell’ordine dei geologi campani, Francesco Russo, «la causa del disastro è »l’insufficienza dei canali di sfogo«. A Casamicciola, 8 mila abitanti, quella di oggi era una mattina come le altre. A quell’ora, poco dopo le 8, in tanti erano in auto: chi per andare a lavoro, chi per accompagnare i figli a scuola. È quello che stavano facendo Claudio e Aurora. Erano in auto con la loro figlia Anna De Felice quando sono stati colpiti dall’ondata di fango. Sono scesi dall’auto, raccontano gli amici, ma Anna e il papà sono stati trascinati verso il mare. E per la quindicenne non c’è stato nulla da fare.
“SEMBRAVA UNA STRAGE”
LA MADRE RIPETE IL SUO NUOME La mamma, Aurora, in un letto d’ospedale, la nomina in continuazione. Ha lo sguardo perso nel vuoto e ripete: “Anna, Anna, piccola mia, amore mio, come farò a stare senza di te”. Il papà, Claudio, cameriere, non parla, guarda anche lui nel vuoto, e scuote la testa. Il fratello, Simone, due anni più grande, e da tempo in Toscana, in una squadra di calcio, il suo addio lo scrive su Facebook: “Vivrò per ricordarti, perché tu non hai potuto farlo”. Tutti, gli amici, chi l’ha vista crescere, la ricorda come una ragazza solare, sempre sorridente, innamorata della vita. Sempre su Facebook, dolore e rabbia. Valeria scrive: “Perché l’amministrazione non ha fatto nulla per evitare tutto ciò?”. Anna è morta e il bilancio poteva essere molto più grave: la frana ha colpito oltre 50 auto nella sua furia, per fortuna molte vuote. Ha sfiorato un asilo, a quell’ora pieno di bimbi. Circa una ventina le persone rimaste ferite, delle quali 11 ricoverate ma nessuno in gravi condizioni. C’è chi è stato ritrovato in mare, chi lungo la strada aggrappato ad un albero. Paura, per qualche ora, per un bambino di 6 anni, poi ritrovato vivo. Dopo ore di ricerche dei sommozzatori, i vigili del fuoco confermano che non c’è nessun disperso. Decine le persone salvate dal fango dal corpo forestale come dai pompieri. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è detto “profondamente addolorato per il tragico evento”. Una frana, quella di oggi, che ha fatto rabbia al capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, “perché significa che tutto il lavoro che è stato fatto fino ad oggi non è stato sufficiente”. Il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, respinge le accuse al mittente e rilancia: »Per la frana del 2006 sul Monte Vezzi – afferma – l’unico competente era il capo della Protezione Civile Bertolaso, che non ha mosso un dito. Per le sue inadempienze ho recentemente presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Napoli”. Immediata la replica del Dipartimento della Protezione civile: “È bene ricordare al sindaco di Ischia Ferrandino che per quanto riguarda la frana sul monte Vezzi avvenuta nel 2006, commissario straordinario con pieni poteri era stato nominato il presidente della Regione Campania Bassolino”. “È stato il finimondo”, racconta il sindaco di Casamicciola, Vincenzo D’Ambrosio, che dopo incontri e aggiornamenti, rassicura: “Se le condizioni meteo non peggioreranno, possiamo dire che il peggio è passato. Per cautela lo stato di massima allerta è stato prorogato per altre 48 ore, ma la situazione è stata affrontata in tempi rapidi e nel migliore dei modi”. Al momento alcune decine di persone risultano sfollate: quasi tutti, dice il primo cittadino, hanno trovato sistemazione presso amici e parenti. Intanto la Procura di Napoli indaga. Due pm sono arrivati sull’isola: parlano di “cause naturali con risvolti di natura antropica che sono al vaglio della Procura”. Quello di Casamicciola è stato l’episodio più grave, ma lievi smottamenti hanno riguardato tutta l’isola e i sopralluoghi continueranno per tenere sotto controllo la situazione. La Giunta regionale della Campania, in seduta straordinaria, ha deliberato la richiesta per lo stato di calamità naturale: stanziato un primo finanziamento di 1 milione di euro per gli interventi di messa in sicurezza del territorio. “Nelle prossime ore definiremo, d’intesa con il Governo, gli ulteriori e necessari provvedimenti da adottare”, ha detto il governatore Antonio Bassolino; il sindaco di Casamicciola proclamerà il lutto cittadino. Intanto il fango copre ancora le strade. La gente del posto aiuta i volontari, i vigili del fuoco. Guarda la macchina dei soccorsi ancora in atto. E tira le somme, in silenzio, di una giornata che nessuno, sull’isola verde, voleva rivivere.(Fonte: Leggoonline)
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”
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