ROMA – (di Maria Del Vecchio) Anno Zero: il caso Campania rimane una montagna insormontabile (di rifiuti). Così ieri sera, dai microfoni roventi del programma di Santoro, si svelano molti degli altarini scottanti che fanno del caso- monnezza il nostro “miracolo italiano” di questi anni.

Un miracolo di nome Parco Nazionale del Vesuvio: trasformato in “sversatoio” ufficiale per contenere i diversi milioni di tonnellate incontenibili, semplicemente perché alla discarica di Lo Uttaro (Caserta) da mesi non c’è più posto. Non importa poi se l’eurodeputata olandese Judith Merkies, (già capodelegazione UE che nel maggio scorso si dichiarò scioccata per lo stato delle discariche campane) esprima in diretta il suo sgomento: “Come è possibile che in un posto meraviglioso quale il Vesuvio accada ciò?”. Così, oltre all’aberrazione ambientale ci meritiamo pure le misure sanzionatorie UE per grave infrazione comunitaria sulla differenziazione dei rifiuti.

Un miracolo di promesse quello targato “B&B”: Berlusconi che ha assicurato 10 giorni (il tempo sta inesorabilmente per scadere, siamo a meno 3); e Bertolaso che ieri ha rincarato la dose di ottimismo, parlando dell’ “impianto modello di Acerra”, termovalorizzatore costruito in tempi di record, tale da destare invidia a quella stessa Europa che ci commina sanzioni. Ma ancora, c’è la veemenza del Viceministro alle infrastrutture Roberto Castelli, che difende a spada tratta il governo “del fare”, l’unico che si stia rimboccando le maniche per affrontare il problema rifiuti, dopo gli anni di immobilità del centro sinistra. Ecco cosa dice al pubblico di Santoro, in una sorta di accalorato appello ai napoletani “Ma dove li volete mettere i rifiuti campani? Ci state facendo pagare 700 milioni di euro. Mi ribolle il sangue, cerco di star calmo perché sono un uomo di governo…noi lombardi siamo scemi…diteci che ne volete fare dei vostri rifiuti?!”.

Un miracolo di segreti: perché nelle zone ormai sottoposte a militarizzazione da parte del Governo, pare proprio che le cose non stiano come dicono le dichiarazioni ufficiali di Bertolaso e del Premier. In una lunga intervista dell’inviato Sandro Ruotolo, il consigliere provinciale di Napoli, all’opposizione, Tommaso Sodano denuncia senza mezzi termini le gravissime carenze del tanto blasonato termovalorizzatore di Acerra. Si tratta infatti di un impianto non ancora collaudato, che lavora al 50% usando combustibili sbagliati: nelle terre adiacenti si coltiva, mentre a pochi metri si bruciano polveri e mercurio. Tutti sanno che l’impianto di combustione interno non sta funzionando a causa di crepe nelle caldaie (la maggior parte delle quali provengono dalla Cina); i materiali refrattari non vengono dunque smaltiti adeguatamente; mancano i filtri per ripulire dal mercurio che si produce: un buon 20-30% delle ceneri non vengono rese inerti ma finiscono ugualmente nell’ambiente. E, come se non bastasse, dei fondi promessi, i 526 miliardi degli incontri periodici tra il Capo della Protezione Civile e Berlusconi, non rimangono che briciole, ossia solo 14 milioni per Terzigno, che di fatto erano già stati messi a bilancio come fondi strutturali destinati alle aree depresse.

Un miracolo di rabbia: quella espressa dai rappresentanti delle piazze dei comuni vesuviani, che dal collegamento-live urlano tutta la loro indignazione, usando parole di fuoco contro Bertolaso: “E’ un fallito delle istituzioni emergenziali! Ci sono tre indagini in atto sul suo operato: alla Maddalena, all’Aquila e qui in Campania!”

Un miracolo di speranza: ancora possibile, richiesta con toni pacati ma fermi da Vincenzo De Luca, il sindaco di Salerno da anni in prima linea contro lo scandalo rifiuti in Campania: “Basta con l’immagine di un Sud cialtrone e delinquenziale: questa non è solo la terra dei rifiuti istituzionalizzati, ma è la regione dove un sindaco, Angelo Vassallo, è morto per la legalità; e dove una donna, Teresa Buonocore, è stata uccisa perche ha combattuto contro i camorristi per difendere sua figlia”.(Articolo a cura di Maria Del Vecchio. Fonte: Il Mediterraneo)

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”