studenti5Caserta- Oggi gli studenti tornano a scuola in quasi tutta la Campania, e, con il nuovo anno scolastico, inizia anche la consultazione nazionale sul piano scuola proposto da Matteo Renzi.

Nonostante le promesse dei diversi governi, le condizioni degli studenti tendono a peggiorare ogni anno che passa. Le spese per accedere alla scuola aumentano sempre di più e, nella nostra regione, uno studente su quattro è escluso dai percorsi formativi. La legge regionale sul diritto allo studio, approvata nel 2005, si appresta a compiere dieci anni, e, nonostante questo, non è mai stata finanziata. I tagli e la situazione in cui verte l’Unico Campania dipingono una situazione drammatica per il servizio di trasporti offerto agli studenti, con prezzi esorbitanti, orari incompatibili alle esigenze e delle condizioni di viaggio invivibili. Anche gli edifici della nostra regione raramente sono agibili o riescono ad offrire agli studenti tutti gli strumenti di cui hanno bisogno, dalle palestre ai laboratori.

Il nuovo governo ha proposto un piano che esclude totalmente il tema del diritto allo studio e che propone un modello di scuola aziendalistico, privatistico e basato su un finto concetto di merito. La democrazia all’interno delle scuole viene annullata e i dirigenti scolastici prenderanno sempre più la forma di manager con il pieno controllo della vita scolastica. Il legame delle scuole con il territorio viene trattato semplicemente in maniera aziendalistica, intensificando il legame fra scuole e aziende e piegando la didattica alle esigenze del mercato. Inoltre si riapre la scuola ad i privati, nonostante le mobilitazioni degli ultimi anni abbiano mostrato una netta contrarietà del Paese alla privatizzazione respingendo due volte il p.d.l. Aprea. Inoltre è inutile continuare a perseverare nella retorica del merito senza immaginare seri investimenti nel diritto allo studio: senza le stesse condizioni di partenza la gara del merito è una gara falsata.

“Aspettando la consultazione nazionale, diciamo con chiarezza che questa non è la scuola che vogliamo.” – dichiara Raffaele Guarino, coordinatore regionale dell’UdS Campania – “Noi vogliamo un’istruzione che sia gratuita e accessibile a tutti, una scuola che sia pubblica e che riesca a trasmettere dei saperi liberi da interessi economici. Vogliamo una scuola che sia legata con il territorio, ma che lo aiuti a crescere, che riesca ad immaginare un territorio nuovo, e non che formi forza lavoro per le aziende. Vogliamo una scuola che non miri alla competizione, ma alla crescita collettiva delle persone, che non lasci indietro nessuno.”

“Per questo il 10 ottobre scenderemo in piazza per portare la nostra idea di scuola e per far vivere nelle piazze il confronto, costruendo momenti di partecipazione reali all’interno delle scuole e delle città.” – continua Luca Cioffi, responsabile dell’organizzazione regionale – “Il 10 ottobre scenderemo in piazza per un’istruzione gratuita, pubblica e di qualità, contro la bocciatura, la privatizzazione e la precarietà.”

Raffaele Guarino
Coordinatore Regionale
UdS Campania
349 21 94 336

Luca Cioffi
Responsabile dell’Organizzazione Regionale
UdS Campania
327 94 65 897

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”