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Si avvisa che le esequie di Marcellino Cestaro si svolgeranno il giorno 1 Ottobre 2014 presso la Chiesa S. Marcello di Sepicciano(frazione di Piedimonte Matese) dove la salma proveniente dall’Ospedale S. Anna e S. Sebastiano  di Caserta, arriverà già alle ore 11:00, mentre la Celebrazione esequiale ci sarà dalle ore 15:00.

Alife(Ce)- La crisi economica e l’indifferenza colpisce ancora. Ennesima brutta storia di solitudine e di disoccupazione che colpisce il cuore della comunità alifana. Erano le ore 15 circa di domenica 28 Settembre quando i militari della benemerita sono stati allertati perché, in via de Cesare numero 3, nei pressi di piazza Santa Caterina, gli abitanti della zona avevano notato un effluvio maleodorante provenire da un’abitazione di un loro vicino. Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Alife e il capitano Giovanni Falso, comandante della compagnia di Piedimonte Matese i quali dopo la constatazione dell’avvenuto decesso, hanno provveduto a chiamare il 118 ed il medico legale e, conseguentemente, il magistrato di turno. Il corpo era di Marcellino Cestaro, di 50 anni, era deceduto da circa tre giorni, avendo riscontrato, i sanitari, il cadavere in stato avanzato di decomposizione. Quasi certamente, poi, la morte è sopraggiunta per cause naturali.  L’ultima volta che si era visto, è stato nella scorsa giornata di venerdi, in piazza Termini, dove l’uomo era solito intrattenersi  con gli amici nei pressi del bar. Il Cestaro, sposato e separato, era originario di Piedimonte Matese, e lavorava presso il gruppo Foreste Molisane. Da diversi mesi in seguito alla crisi economica che aveva colpito l’azienda, l’uomo aveva improvvisamente perso anche il lavoro, al punto da trovarsi in mezzo a una strada tanto da essere costretto per poter sopravvivere, nonostante provasse vergogna, a chiedere presso gli Enti sociali presenti in città, sussidio di pacco alimentare. Il Cestaro mostrava forte preoccupazione per una situazione economica precaria. Aveva casa in affitto e parecchi arretrati da pagare, che non riusciva proprio ad espletare a causa di mancanza di denaro. Sicuramente questa grave condizione di instabilità economica ha contribuito a compromettere il suo stato di salute, così il suo cuore non ha più retto e all’ improvviso ha deciso di fermarsi. Ennesimo caso di abbandono. Si sprecano soldi per feste e manifestazioni, si bussa alle porte delle case della gente per chiedere soldi per le ricorrenze religiose ormai trasformatesi in raduni pagani, e poi del messaggio cristiano dell’aiuto verso il prossimo bisognoso non resta proprio nulla. Si chiudono gli occhi e si fa finta di nulla. Queste storie sono l’ennesima sconfitta di una civiltà che preferisce stordirsi affogando nell’indifferenza. Povero Cestaro, morto nell’ indifferenza di una comunità vecchia che lentamente  si sta spegnendo. Come ricordava il grande don Andrea Gallo: “L’indifferenza è l’ottavo vizio capitale!” (Comunicato stampa)

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”

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