La “FIACCOLA della PACE” continua la sua nobile missione in questi tempi di crisi e di oscurità. Dopo cento anni di guerre e crimini contro l’umanità è venuto il tempo di riconoscere che la Pace è un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli. Un diritto che deve essere effettivamente riconosciuto e applicato. Per questo la “Fiaccola della PACE” girerà la nostra provincia, per far conoscere a tutti, Enti locali, Istituzioni, scuole e società civile, che il riconoscimento del diritto alla Pace è una condizione necessaria che deve essere affermata innanzitutto nelle nostre comunità, nei nostri stili di vita, nelle nostre scelte. Non si può far finta di nulla. Siamo sull’ orlo di un terzo conflitto mondiale, che già, come ci ricorda papa Francesco, si sta combattendo a pezzetti. L’umanità si sta sgretolando…E’ venuta l’ora di reagire. Di fronte alla “pericolosissima crisi della comunità internazionale” non possiamo rimanere inerti o neutrali. La “Fiaccola della PACE” guidata dal Movimento per la Pace della provincia, porterà Luce in questo tempo di crisi contro tutte le violenze, attentati, terrorismo, guerre “visibili” e “meno visibili, ma non meno crudeli, che si combattono in campo economico e finanziario con mezzi altrettanto distruttivi di vite, di famiglie, di imprese. Molti sono i comuni che hanno aderito al passaggio della Fiaccola della Pace. A quelli ancora “distratti”, vi chiediamo di aderire e di partecipare a questa grande mobilitazione di alto impegno civile, per un semplice motivo: non si può GOVERNARE bene il proprio paese, ne la propria comunità, senza l’affermazione del DIRITTO alla PACE che scaturisce da una vera politica di PACE. LA PACE e’ una condizione necessaria per vivere bene. Senza PACE non c’è lavoro, ne sviluppo e ne FUTURO!
Come si annunciava nel titolo a 100 anni dalla prima Guerra Mondiale, la FIACCOLA della PACE del Movimento internazionale per la Pace III Millennio della provincia, presieduto dalla Testimonial della Pace Agnese Ginocchio, passerà nella mattinata del 4 Novembre, giorno in cui si celebra l’anniversario dell’Armistizio, nel Comune di Sparanise, in occasione della Cerimonia commemorativa dei caduti di tutte le guerre. L’evento si svolgerà in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Autonomo Statale “Solimene” di Sparanise, docente referente la prof.ssa Giuseppina Cirella, socia dell Movimento per la Pace, l’ ITCG Galilei diretto dal preside e storico Paolo Mesolella, anche lui socio del Movimento per la Pace, con il Patrocinio del Comune di Sparanise retto dal Dott. Antonio Merola. Parteciperà anche la locale sezione dei Reduci e Combattenti, altre associazioni ed Istituzioni presenti nel territorio. Nel prossimo comunicato si darà notizia circa il programma completo della manifestazione. Sparanise è uno dei luoghi simbolo della memoria storica della nostra provincia. Viene in particolare ricordato per la presenza del Campo di Concentramento (detto la ” caiola” che significa gabbia ) durante la seconda guerra mondiale. In questo Campo di Concentramento transitarono ben 20 mila militari sbandati catturati dai tedeschi e migliaia di civili rastrellati nel napoletano e in Terra di Lavoro, destinati ad essere impiegati come manodopera coatta dalla Wehrmacht o ad essere deportati in Germania.
“Era il 15 settembre 1943, una settimana dopo la firma dell’Armistizio e dal Campo di Concentramento di Sparanise arrivavano e partivano con le tradotte centinaia e centinaia di soldati italiani , i quali , dopo l’ 8 settembre avevano deposto le armi ma anche cittadini che venivano ” rastrellati” in attesa di essere ” spediti” per l’impiego in lavoro in campi di concentramento della Germania o di altri territori occupati.”Fu la XVI Divisione Corazzata , tristemente nota come la ” divisione assassina ” , associata al quel feroce comandante che fu Walter Reder, ad occuparsi di prelevare inizialmente le persone da destinare al Campo di Concentramento di Sparanise.
” Le sue prossime tappe saranno quelle di Fivizzano, Marzabotto , Stazzema e Certosa di Farneta”, ricorda il preside Paolo Mesolella nel suo testo pubblicato ” La guerra Addosso”, attraverso il quale fornisce ampie notizie .
Sparanise un nodo ferroviario e stradale facilmente raggiungibile attraverso più strade :Appia , Casilina e strada ferrata (linea Roma-Napoli via Cassino nonché via Formia ), il paese dell’agro caleno si trovava nelle immediate retrovie della linea “Gustav”, a pochi chilometri da Cassino e da Napoli. Per questo fu scelto questo luogo come Campo di Concentramento. Interessante è il ricordo di Corrado Graziadei , militante comunista ed esponente della Resistenza in Terra di Lavoro , che sottolinea il ruolo ” eroico ” delle donne con queste parole:
“Un ruolo importante ed a volte decisivo venne svolto dalle donne di Sparanise, le quali sono state definite con acume storico da qualcuno “il fronte interno” del popolo italiano. Gli uomini erano al fronte o prigionieri e le donne a lavoro per loro, per salvare la vita dei propri figli, dei mariti, dei fratelli, dei padri…Queste raccoglievano cibo, indumenti e tutto ciò che poteva servire ai prigionieri e si recavano al campo di concentramento. Mentre alcune di loro intrattenevano i Tedeschi, le altre aiutavano i prigionieri a scappare, nascondendoli poi nelle loro case.”
Furono tanti i fortunati che riuscirono a sfuggire alla deportazione in Germania tramite l’audacia , la disperazione e la fede, forse soprattutto la fede, come riferiscono molti testimoni.
Tra tali fortunati , le tante testimonianze dei sopravvissuti di cui il testo riportate nel libro di Paolo Mesolella ,vi è quella di l’assessore campano sequestrato dalle Brigate Rosse , il quale ne parlò in una puntata del programma di Gianni Minoli ” La Storia siamo noi ” per Rai Educational.
” Nel settembre 1943″ – racconta Cirillo- sopravvissi ad un bombardamento alleato , nel quale perirono sette persone della mia famiglia. Rimasi solo con mio padre pensionato…Poi fui fatto prigioniero dai tedeschi che mi portarono nel campo di Sparanise”.
Molti furono quelli che non riuscirono a sfuggire e udirono il terribile grido di quelle parole ” Zurich, Zurich , tutti partire”, molta vivo nella memoria di quegli sfortunati la cui destinazione dei prigionieri era per lo più Dachau , a circa 16 km a nord-ovest di Monaco di Baviera, nel sud della Germania.(Notizie tratte dall’articolo del giornalista e prof. Angelo Martino – Comune di Pignataro)
(Comunicato stampa)
Per info collegasi alla pagina dell’evento su Facebook “MATESE TERRA di PACE(cliccare qui sopra)” . Per adesioni circa il passaggio della “Fiaccola della Pace”, inviare email a: movimentoperlapace@katamail.com )
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”
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