frignano neonatoFrignano(Ce)- “La santa messa era finita da poco ed ero nel mio studio a parlare con una parrocchiana, quando a un certo punto ho sentito il gemito di un bambino”. Comincia così il racconto di don Roberto Caterino, parroco della chiesa santa Maria dell’arco. In una stanza vicina alla sua ieri, intorno alle diciotto, c’era anche don Antonio Fabozzi, intento a utilizzare il computer. Inizialmente padre Roberto ha pensato che il gemito potesse provenire da un filmato. Invece no, in pochi secondi è stata ritrovata la carrozzina con il bimbo all’esterno della sala parrocchiale. “Non credevamo ai nostri occhi -racconta in preda all’emozione don Roberto- il piccolino piangeva e allora l’ho preso fra le mie braccia per cercare di calmarlo e l’ho portato dentro. Gli ho anche cambiato il pannolino -continua il parroco- chi lo ha abbandonato ha pensato di lasciare tutto l’occorrente per lui”. Accanto alla carrozzina infatti è stata trovata anche una borsa con cosmetici per il bimbo, latte, biberon. “C’era di tutto -dice ancora don Roberto- il segno che il bimbo era molto curato». Il prete ha immediatamente allertato i carabinieri e il sindaco di Frignano Gabriele Piatto. Poi la corsa in ospedale con don Antonio e la parrocchiana. «Il bimbo è bellissimo ed è in salute -tira un sospiro di sollievo don Roberto- ma lo tratteranno qualche giorno in ospedale per motivi di sicurezza”. Una storia che ha segnato molto don Roberto. «Non mi era mai capitato nulla di simile -confessa- chiunque abbia abbandonato il bambino spero che ripensi alla sua scelta, noi siamo qui e siamo pronti ad aiutare i genitori”.Un messaggio cristiano di solidarietà. “Credo che il bimbo abbia i tratti e i colori tipici del nord est Europa”, dice don Roberto. Eppure c’è chi sostiene di aver visto entrare in chiesa una donna con abiti orientali che potrebbe aver lasciato la carrozzina. Solo voci che però non potranno trovare il riscontro nelle immagini delle telecamere posizionate all’esterno della chiesa perché ieri erano spente. Don Roberto ha annunciato che vorrà aiutare le istituzioni a cercare la sistemazione più adatta per il piccolo. Con sé il bambino aveva i suoi vestitini, le creme e una copertina del Napoli. Don Roberto non si è mosso un solo istante dall’ospedale Moscati, dov’è rimasto fino a tardi. “Un fatto è certo – conclude – quel bimbo ormai appartiene alla nostra parrocchia e non lo abbandoneremo”.(articolo di Alessandra Tommasino, tratto da:  Il Mattino)

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”

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