Camorra Mafia Ndrangheta


camorrra-pane-casertanoIl clan imponeva il suo pane ai commercianti di numerosi comuni: Grazzanise, Cancello ed Arnone, Pastorano, Santa Maria Capua Vetere, Sparanise, Teano e Giugliano in Campania.

Sparanise(CE)- Il clan dei Casalesi gestiva in regime di monopolio la distribuzione del pane nel Casertano, attraverso le aziende dell’imprenditore Gianni Morico che, nei suoi (altro…)

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Rifiuti Napoli,”stanno scoppiando i mattoni”. Spazzatura mischiata a rifiutimateriale edile, 14 arresti

Nelle carte dell’antimafia le intercettazioni degli imprenditori che, secondo l’accusa, vendevano cemento depotenziato e materiale da costruzione (altro…)

roberto-manciniRoberto Mancini è l’investigatore che per primo si è messo sulle tracce dei veleni sversati in terra di Gomorra. “Io morto per dovere” è il libro in uscita la prossima settimana che racconta la sua storia: dal collettivo comunista alle informative in cui descriveva il sistema camorra- massoneria- politica che ha ucciso un’intera regione. Fino alla sua morte, stroncato da un tumore contratto durante i sopralluoghi sui terreni colmi di veleni

DI GIOVANNI TIZIAN

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bonacciRinvenimento discarica illegale più grande d’Europa. Il consigliere comunale Antonello Bonacci precisa quanto segue: “Noi lo avevo già denunciato da 20 anni. Dopo l’immane danno, (altro…)

discarica calvi risorta5Queste sono le foto scattate oggi a Calvi Risorta, nell’alto casertano dove sono al lavoro la forestale, alla guida del Generale Sergio Costa, l’esercito, i vigili del fuoco e i tecnici dell’Arpac. È (altro…)

nadia-verdileTRENTA RIGHE LANCIA #IOSTOCONNADIA
DOMENICA PROSSIMA IN PIAZZA DANTE A CASERTA

Tutti con Nadia, in un grande abbraccio simbolico. Dopo le minacce alla giornalista Nadia Verdile per il suo impegno nella difesa della Reggia di Carditello, l’Associazione dei (altro…)

sergio mattarellaSergio scelse di entrare in politica dopo l’assassino di Piersanti, all’epoca governatore della Sicilia schierato contro Cosa Nostra

sergio mattarella 2Il nuovo Presidente della Repubblica vide morire il fratello, il 6 gennaio 1980, all’epoca presidente della Regione Sicilia. Arrivò sul luogo del (altro…)

palmesano1CHIANCIANO TERME 2015: ENZO PALMESANO INVITATO AI LAVORI DEL CONGRESSO NAZIONALE DELLA FNSI QUALE GIORNALISTA PROFESSIONISTA VITTIMA DI REATO DI TIPO MAFIOSO – SARA’ OSPITE DELL’ ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA ALLA QUALE E’ ISCRITTO

PIGNATARO MAGGIORE(CE) – Il giornalista Enzo Palmesano è stato invitato a partecipare ai lavori del congresso (altro…)

Rosy-Bindi“Ha ragione la collega Rosy Bindi, autorevole presidente della Commissione d’inchiesta sulle mafie che lo scambio politico mafioso è (altro…)

italia paese più corrottoVairano Patenora(Ce)- Uno schifo! È l’unico aggettivo utilizzabile per quanto emerso, grazie alle inchieste della Magistratura romana. Nel rapporto tra mafia, affari, gestione della cosa pubblica, si è raggiunto un livello difficilmente immaginabile. (altro…)

Letizia-Tari-sindacoE’ stata arrestata con l’accusa di corruzione aggravata dall’ aver agevolato il clan camorristico dei Belforte di Marcianise, il sindaco di Roccamonfina, Letizia Tari, eletta con quasi l’80% dei voti a capo del Comune dell’Alto Casertano. La Tari è la destinataria di un’ ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della procura Antimafia di Napoli nei confronti anche di altre sei persone. Tra loro spunta il nome di Angelo Grillo, l’imprenditore e faccendiere di Marcianise che gestiva imprese di pulizia, travolto il 7 novembre del 2013 dall’ inchiesta su appalti sospetti all’Asl di Caserta. La Tari avrebbe affidato, attraverso una serie di violazioni, il servizio provvisorio di raccolta e smaltimento di rifiuti alla Ecosystem 2000 e Fare L’ambiente, ditte riferibili a Grillo. Il tutto con la promessa di assunzione di due persone e la successiva elargizione di 1000 euro alla Pro Loco di Roccamonfina. Angelo Grillo è attualmente in carcere al 41bis con l’accusa di omicidio. Gli arresti sono stati eseguiti questa mattina all’alba dai carabinieri del comando provinciale di Caserta. I pm che indagano sul fatto sono Luigi Landolfi, Giovanni Conzo e Annamaria Lucchetta della Dda. I fatti contestati Gli inquirenti hanno scoperto che il Comune ha pagato all’azienda di Grillo un compenso per il servizio maggiore di quasi duemila euro rispetto a quello dato alla società precedente, 25mila euro rispetto ai 22900 euro. Il gip di Napoli ha disposto il carcere anche per Grillo e per il figlio Roberto (entrambi già detenuti), mentre ai domiciliari sono finiti alcuni dipendenti di Grillo, ovvero Sergio Luciano, accusato di aver speso il nome del padre, un alto ufficiale della Guardia di Finanza in congedo, (altro…)

di matteo scortaIl pm di Palermo, Nino Di Matteo accompagnato dalla scorta

PALERMO – L’allerta è tornata altissima attorno al pubblico ministero Nino Di Matteo, il magistrato del pool “trattativa” che il capo di Cosa nostra Totò Riina vuole morto. Una fonte ritenuta dagli inquirenti “molto attendibile” ha svelato che da mesi le famiglie mafiose palermitane stanno raccogliendo esplosivo per un attentato a Di Matteo.

La fonte ha spiegato pure che un carico di tritolo sarebbe già nascosto in diversi punti di Palermo. Di più non si sa, la fonte è protetta da un rigido segreto investigativo. Però, proprio in questi giorni, anche (altro…)

FORESTALEGiuseppe Gravante Patron di Foreste Molisane è stato arrestato dal Corpo forestale per estorsione e smaltimento illecito di rifiuti

Il Corpo Forestale ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli domiciliari, emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere, a carico dell’ imprenditore Giuseppe Gravante, 75 anni, patron di “Foreste Molisane”. E’ accusato di vari reati tra cui estorsione e smaltimento illecito di rifiuti, per aver costretto sotto minaccia di licenziamento i dipendenti a sversare rifiuti zootecnici nel Volturno e a sotterrare altro tipo di rifiuti nei terreni della propria azienda agricola.

Dal 1994 a qualche mese fa Giuseppe Gravante avrebbe costretto i lavoratori a sversare nel Volturno gli escrementi provenienti dal suo allevamento bovino, quasi (altro…)

20141011_80655_cavy 20141011_80655_cavy35Compra il pane, lo porta a casa e quando lo affetta per mangiarlo ci trova dentro una cavalletta: è successo a Napoli, dove una donna del quartiere San Giuseppe della città ha presentato denuncia ai carabinieri contro il negozio dove ha fatto l’acquisto e contro il panificio che ha prodotto il pane. A riferire l’episodio sono Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e (altro…)

rifiuti tossici“Quando aprimmo la cisterna il liquido bruciava ogni cosa, al contatto le plastiche friggevano”. Così inizia il racconto del “ministro” della monnezza per i Casalesi. Il grande accusatore dell’ ex viceministro Cosentino ricorda gli incontri con Craxi, accusa grandi imprese pubbliche come Enel e Italsider. E rivela una trattativa con gli 007 per arrestare Iovine e Zagaria. Andata a vuoto

di Nello Trocchia |  Fonte Il FATTO QUOTIDIANO

Quando aprimmo la cisterna il liquido bruciava ogni cosa, al contatto le plastiche friggevano. Abbiamo scaricato milioni di tonnellate di rifiuti tossici ovunque possibile. Non ho mai messo un telo di protezione, (altro…)

I-MAFIOSI-SONO-SCOMUNICATIPapa Francesco in Calabria lancia l’anatema contro i mafiosi: «Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati». Lo ha detto Papa Francesco parlando della ‘ndrangheta nell’omelia della messa celebrata davanti a 250 mila persone nella piana di Sibari. 
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nino-di-matteoLa petizione lanciata sul sito Change.org ha raggiunto 91.096 firme. Hanno aderito la regista e attrice Sabina Guzzanti, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, la cantante Fiorella Mannoia, la presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili Giovanna Maggiani Chelli, i registi Donata Gallo e Gianluca Tavarelli, Monica Rostagno, le fotografe palermitane Letizia Battaglia e Shobha, l’associazione culturale italo-tedesca Mafia Nein Danke, Giovanni Paparcuri (l’ex autista di Rocco Chinnici), l’ex ispettore della Dia Pippo Giordano, il giudice paraguaiano Jorge (altro…)

PapaFrancesco_Colombe6“Ve lo dico in ginocchio, convertitevi”

Due o tre settimane fa ho scritto una preghiera a cui in modo precario, ho dato il nome di preghiera di “Pentecoste contro la mafia”. Da credente,la speranza era che dentro le comunità ecclesiali ci si fermasse a riflettere sui nodi mafiosi nel territorio dove il

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Enzo Iovino agende rosse 2Alife(Ce)- Grande mobilitazione nell’antica città romana, capoluogo storico del Matese, quella del 2 Giugno in cui è ricorsa la festa della Repubblica. Si è assistiti ad una vera e propria maratona di letture e brani sul tema della Pace e della difesa della (altro…)

Il racconto choc della “mentalità casalese”: «È la regola del 5%, della raccomandazione, dei favoritismi, che, prima dei camorristi, ha diffuso lo Stato sul nostro territorio»

«So benissimo di quali delitti mi sono macchiato, ma posso spiegare un sistema in cui la camorra non è l’unica responsabile». (altro…)

basta violenzaVairano Patenora(Ce)- Quanto è accaduto ieri, con l’assassinio del frutticoltore Galdiero, ha sconvolto l’ intera zona interna della Provincia di Caserta. Ha sconvolto soprattutto i più giovani da non capacitarsi sull’ accaduto.
Purtroppo bisogna ricordare che non è il primo agguato, o meglio non è la prima sparatoria con morto avvenuta nelle nostre zone.
Alcuni anni fa la prima sparatoria in questa zona avvenne su Via Napoli davanti ad un negozio di Frutta e Verdura, fu ucciso a sangue freddo un uomo e li si trattò di agguato camorristico. Il secondo fu in Via Pantani, anche li fu freddato un uomo in una Renault 4 rossa. Qualche giorno addietro, per motivi futili, a brucia pelo con un fucile, viene quasi staccata la testa a un agricoltore di Sant’Angelo d’Alife. Ne vanno dimenticate le varie intimidazioni camorristiche avvenute negli anni 80, (altro…)

galdieroCaianello(CE)- E’ morto nella notte, all’ospedale di Piedimonte Matese Gennaro Galdiero, 40 anni, l’ imprenditore ortofrutticolo ferito con due colpi di pistola a bordo della sua auto sull’ autostradaA1 allo svincolo di Caianello. Galdiero era noto in Campania come il “re delle mele” e per aver partecipato a varie trasmissioni televisive in qualità di esperto del settore ortofrutticolo. L’imprenditore 52enne Pasquale Savanelli è stato fermato per l’omicidio. (altro…)

falcone_1PALERMO- “Il giudice Falcone era un uomo buono che soffriva maledettamente. Soffriva perché si sentiva isolato, perché era attaccato da tutti. Dormiva poco. Certe volte, dopo un breve riposo pomeridiano nel suo ufficio, io lo andavo a svegliare con discrezione, per un caffè. Mi apriva la porta, con i capelli arruffati, gli occhi rossi, con la faccia di un bambino che stava facendo bei sogni, ma è stato richiamato a una triste realtà. Quel volto è dentro di me”.

Nessuno pensa mai al dolore di Giovanni Falcone. Giovanni Paparcuri, il suo collaboratore elettivo, la nostra voce narrante, non può dimenticarlo. Nessuna pensa mai alle sevizie psicologiche e morali riservate al magistrato, celebrato in un tripudio di retorica funeraria, ogni 23 maggio. Dissero che era un innamorato del potere, che si era venduto ai socialisti, per la presunta vicinanza al ministro Martelli. Lo accusarono, con sussurri e pettegolezzi, di avere sistemato la bomba, nella sua villa all’Addaura, per un surplus di popolarità. Una sentenza della Cassazione ha (altro…)

arresto scajolaL’ex ministro accusato di essersi adoperato per l’ex deputato Pdl Matacena, attualmente a Dubai in attesa di estradizione. Su di lui anche l’ombra di un sodalizio con la ‘ndrangheta. Provvedimenti restrittivi per altre sette persone. Berlusconi: “Addolorato”. Il procuratore De Raho: “Arresto importante: la legge è uguale per tutti”. (altro…)

Il primo maggio non va ricordato solo per la festa dei lavoratori. In questo giorno del 1947 a Portella della Ginestra, località montana in provincia di Palermo, avvenne la prima strage dell’Italia Repubblicana.
LA VITTORIA DELLE SINISTRE – La guerra era Continua a leggere

estorsione gasPietramelara(Ce)- Nella giornata di venerdì 18 aprile, i Carabinieri della compagnia di Capua hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque uomini indagati per un tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni dell’impresa Mauriello Petroli di Pietramelara. L’ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda. Le persone arrestate sono Attilio Pellegrino (44 anni), Tommaso Nuzzo (51), Pasquale Nuzzo(24), Francesco Sparago (35) e Anna Annunziata (34, quest’ultima agli arresti domiciliari). Tutti sostenevano di appartenere al clan Zagaria. “E’ stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso, perché – spiega una nota della procura – gli arrestati per rafforzare le pretese estorsive evocavano il riferimento al clan del boss Michele Zagaria, ritenuto esponente di spicco dei Casalesi”. I fatti risalgono al 2013 e sono durati fino all’inizio di quest’anno. L’indagine, partita (altro…)

studenti in cattedra

“Con grande piacere ho l’onore di annunciare la Manifestazione Pubblica del giorno 11 Aprile promossa dall’Associazione Res Castel Volturno in collaborazione con lIsis CastelVolturno – il Coordinamento Comitati Fuochi – Il periodico NOIDONNE: “Studenti in cattedra nella terra dei sogni”. Così annuncia il presidente di RES Ciro Scocca. Il Convegno del giorno 11 Aprile promosso dall’ Associazione RES Castel Volturno in collaborazione con l’ISIS Castel Volturno – il Coordinamento Comitati Fuochi – Il periodico NOI DONNE: “Studenti in cattedra nella terra dei sogni”, è un evento fortemente voluto dagli organizzatori quale strumento tra sapere e legalità, tra conoscenza e cittadinanza attiva, in un’ ottica di corretta informazione, denuncia e laboratorio di (altro…)

Caserta- CASO COSENTINO: On. D'ANNA, DA GIP MOTIVAZIONI INQUIETANTICostringevano i distributori del Casertano ad acquistare il petrolio della loro azienda di famiglia. Nella retata finiti anche due fratelli del boss casalese Michele Zagaria.

Caserta- Arrestato Nicola Cosentino e i due suoi fratelli, Giovanni e Antonio. L’ex sottosegretario all’Economia e i suoi congiunti sono stati arrestati dai carabinieri di Caserta con le accuse di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità mafiosa. Nel corso dell’operazione sono stati arrestati anche Pasquale e Antonio Zagaria (peraltro già in galera), fratelli del boss Michele, uno dei grandi capi del clan dei Casalesi. IL «CARTELLO» - Gli arresti sono scattati perché i fratelli Cosentino avrebbero imposto, configurando una sorta di «cartello», la vendita nel Casertanodi prodotti petroliferi delle loro aziende di famiglia (Aversana Petroli, Aversana Gase Ip Service). In (altro…)

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