
FOTONOTIZIA: Bandiera della Pace listata a lutto issata dal balcone dell'abitazione della testimonial della Pace Agnese Ginocchio sul corso principale del centro storico ad Alife(Ce) il giorno 4 Novembre 2008. Autore foto: Andrea Pioltini
Tutto quello che non ci hanno detto sul quattro novembre.
La prima guerra mondiale costo’ all’Italia 650 mila morti e un milione di mutilati e feriti, molti di piu’ di quanti erano gli abitanti di Trento e Trieste, i territori ottenuti con la vittoria della guerra, che erano gia’ stati promessi all’Italia dall’Austria in cambio della non belligeranza
2 novembre 2000
Il 4 novembre ripudiamo la guerra
Il 4 novembre si svolgono in tutta Italia le cerimonie per ricordare il 4 novembre 1918, data in cui l’Italia usci’ “vittoriosa” dalla prima guerra mondiale. Con questo messaggio vogliamo dedicare spazio alle vittime della prima guerra mondiale, che hanno pagato con la loro vita il costo di una guerra inutile.
La festa del 4 novembre fu una ricorrenza istituita dal fascismo per trasformare le vittime di una guerra spietata e non voluta in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria. Furono costruiti monumenti ai caduti e agli insegnanti fu chiesto di celebrare le forze armate. Questa eredita’ non e’ stata sufficientemente sottoposta a critica con l’avvento della Repubblica.
Vogliamo portare nella consapevolezza sociale cio’ che e’ ormai acquisito nello studio degli storici e degli studiosi l’Italia entro’ in guerra nonostante l’Austria avesse promesso la restituzione di Trento e Trieste in cambio nella non belligeranza. L’intento era infatti quello di espandere l’Italia verso territori esteri (come avvenne con la conquista del Sud Tirolo) seguendo il mito dell’imperialismo romano, che ebbe poi nel fascismo la sua massima celebrazione. Dopo la guerra infatti si parlo’ di “vittoria mutilata” perche’ le mire espansionistiche non furono coronate. Continua a leggere
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