SANTA MARIA LA FOSSA (Ce)-(di Raffaele Raimondo)  “La Testimonial della Pace, Agnese Ginocchio, nella napoleonica giornata del 5 maggio aveva scritto: “Quello che ho visto ieri sul sito della discarica di Ferrandelle è una cosa che supera ogni limite di sopportazione umana…La valle della desolazione…Disastro totale…Perdete ogni speranza voi che entrate… Maledetto l’uomo che devasta la natura e madre terra! Fermiamoli, questi mostri..Shalom.peace.mir.pace”. Espressioni pesanti di un’osservatrice esterna aggredita dal raccapriccio dello scenario che le si è presentato davanti agli occhi. Una voce densa di uguale e corale sdegno s’è levata in Santa Maria la Fossa, a qualche giorno di distanza, dal “Comitato per la tutela del territorio del Basso Volturno” che, mediante un manifesto, si è rivolto a tutti i cittadini al grido di “Non abbandoniamo la speranza!”. Per il Comitato “la bonifica di Ferrandelle non è un’utopia

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S. Maria La Fossa(CE)-La Pianura del fiume Volturno rappresenta una parte significativa della terra fertilissima, ricca di acqua, che fin dall´antichità è stata chiamata Campania Felix( La foto di denuncia a dx, cliccare sopra per ingrandire), su cui si legge lo storico slogan: “Fermate il Mostro” tratto dalla canzone ambientalista della cantautrice pacifista Agnese Ginocchio  in oggetto,  si riferisce al Presidio permanente dei Comitati civici ambientalisti sul sito della discarica Ferrandelle in S. Maria La Fossa, le persone che figurano sulla foto sono del Comitato ambiantalista di Casal Di Principe).  La sinergia tra evoluzione geologica, risorse ambientali e professionalità degli agricoltori consente di definire l´area un vero monumento ambientale, irriproducibile e di importanza strategica per la produzione agro-alimentare e per l´assetto socio-economico della Regione Campania: oggi e nel futuro. La Pianura del Volturno rappresenta uno dei “salotti buoni” dell´agricoltura del Mezzogiorno d´Italia; come tale va valorizzata e tutelata e preservata anche per le generazioni future.  Venendo meno al buon senso, agli impegni già assunti per il recupero ambientale e il rilancio economico dell´area compresa nel Comune di Santa Maria la Fossa denominata Ferrandelle, questa parte della Pianura è stata individuata, dal Commissario Governativo Continua a leggere

I CENTRI DI SANTA MARIA LA FOSSA E  GRAZZANISE INVASI DI IMMONDIZIA PER STRADE E PIAZZE -DECRETATA LA  CHIUSURA DI TUTTI I NEGOZI A GRAZZANISE

S. Maria La Fossa(Ce)- (Da Raffaele Raimondo)-A differenza della versione paludata, “filogovernativa” e sfacciatamente disattenta alle voci della gente del Basso Volturno fornita da (Foto1  scontri sulla ss.statale 264 bloccata da manifestanti) qualche Testata e qualche Portale, la giornata odierna ha continuato a far registrare il dramma che stanno vivendo, in ordine all’attivazione della discarica di Ferrandelle, segnatamente le popolazioni di Santa Maria la Fossa e Grazzanise i cui centri urbani (lungo l’ex statale 264 restano ancora  instamane invasi da immondizia gettata ad arte per strade e piazze, con l’evidente ricaduta dell’interruzione di pubblici servizi (come i trasporti e le scuole che da ieri, 1° febbraio, restano chiuse). Se dalle più recenti dichiarazioni ufficiali dello staff del supercommissario De Gennaro sembra emergere che tutto stia filando liscio per i primi arrivi delle 350mila tonnellate di rifiuti a Ferrandelle, non così si presenta il quadro “in loco” ed i giornalisti che riferiscono del gravissimo problema bene farebbero ad attingere anche a diretti sopralluoghi, prima di “ricamare” cronache palesemente incomplete. (Foto 2 Ferrandelle ingresso area presidiato da forze dell’ordine) Dopo i cortei di protesta dei giorni 29  e 30 gennaio, il secondo dei quali è riuscito a raggiungere la “maledetta” località ai confini fra i tenimenti dei Comuni di San Tammaro e Santa Maria la Fossa, ieri 1° febbraio è accaduto l’inverosimile: bloccata anche la provinciale che da Grazzanise conduce alla frazione Brezza, spettacolo indecente di rifiuti sparsi ovunque e pericoloso continua a leggere

Napoli-Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa fattici pervenire dalla dottoressa Vertucci, portavoce del Prefetto Gianni De Gennaro: “Il Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Campania, convinto della necessità di proseguire nella strategia delineata ed altrettanto consapevole che un piano emergenziale è per sua natura suscettibile di correzioni ed integrazioni nella fase attuativa, in linea con i principi di trasparenza cui ha improntato il suo mandato, fa sapere di aver completato gli accertamenti tecnici sui siti e sulle discariche oggetto di prima valutazione. Sulla base delle relazioni tecniche redatte da tutte le Autorità competenti ed attentamente vagliate dai rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Ambiente e del Dipartimento della Protezione civile oltre che dai consulenti tecnici che collaborano con la struttura commissariale, ha avuto conferma dell’idoneità del sito di stoccaggio provvisorio di Ferrandelle, ove sono stati già avviati i lavori di allestimento e informa che, fin dai prossimi giorni, potranno essere sversati i quantitativi previsti di rifiuti solidi urbani e di ecoballe. Presso il sito di Marigliano sono in corso, come concordato con le Autorità locali, ulteriori conclusivi accertamenti propedeutici al completamento dei lavori in condizioni di assoluta sicurezza. Rigorosi accertamenti sono invece tuttora in corso presso i siti adiacenti l’ex Manifattura Tabacchi, per escludere qualsiasi rischio di presenza di amianto ed in caso contrario per procedere ad una preventiva accurata bonifica. Il Commissario Straordinario ribadisce di aver impartito cogenti direttive che garantiscano l’assenza di rischi per la salute dei cittadini, per l’ambiente e per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Continua a leggere

 I PARADOSSI DI FERRANDELLE:    SI CONTINUA A RILENTO A REALIZZARE LA PRIMA PIAZZOLA, MENTRE A POCHE DECINE DI METRI PROSEGUONO I LAVORI ORMAI “INUTILI” DI COSTRUZIONE DELLA “FATTORIA DIDATTICA DEI PRODOTTI TIPICI” PROGETTATA DA “AGRORINASCE

Santa Maria La Fossa(Ce)- “Con le ombre della sera è calata una fitta nebbia, mercoledì 30 gennaio, a far penetrare nelle ossa dei temerari cittadini del Basso Volturno che, in lungo corteo attraversando le vie rurali a sud delle arterie asfaltate e glissando così lo sbarramento delle Forze dell’Ordine posizionato all’incrocio fra la SP 333 e Via Vaticale, sono riusciti a raggiungere il presidio permanente della Coldiretti incardinato all’ingresso dell’area di 120 moggia dove escavatrici e camions stanno lavorando senza sosta protetti da Polizia e Carabinieri. Un falò per riscaldarsi e tanta rabbia nell’animo mista al triste presagio di dover emigrare da una zona ormai colpita da un autentico disastro ecologico. La gente è infuriata, ma non ha perso tutte le speranze e conta sull’uscita dalle “tane” in cui si sarebbero rifugiati consiglieri ed assessori regionali e parlamentari. Stamattina gli stessi umori di rivincita e di ricerca di mediazioni e dialoghi ad alto livello. Dalle osservazioni di qualche ora fa sono emersi alcuni elementi, alcuni dei quali configurano autentici paradossi. Continua a leggere