InfartoPino Daniele è morto, con tutta probabilità per un infarto, nella notte tra domenica 4 e lunedì 5 gennaio all’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Soffriva da tempo soffriva di cuore e aveva dei bypass. Accusato il malore e chiamata l’ambulanza, il cantante avrebbe deciso di recarsi in auto fino a Roma per essere visitato dal suo cardiologo di fiducia, rimandando a casa i soccorsi. E’ giunto all’ospedale romano in condizioni disperate ed è morto dopo un breve tentativo di rianimazione.

COME RICONOSCERE E COME COMPORTARSI IN CASO DI INFARTO?

FATTORI DI RISCHIO

I fattori di rischio del’’infarto del miocardio  sono:

  • Età
  • Colesterolemia elevata   (aumento della colesterolemia totale >200 mg/dl in presenza di una quantità bassa di colesterolo HDL <50 mg/dl)
  • Ipertensione arteriosa (>140/90mmHg)
  • Diabete mellito
  • Sovrappeso/obesità (indice di massa corporea >25 kg/m2)
  • Familiarità (genitori, fratelli/sorelle, figli) per  infarto, ictus in giovane età (<55 anni per gli uomini e <65 anni per le donne)
  • Uso di droghe (cocaina e amfetamine)

Questi fattori sono spesso la conseguenza di uno scorretto stile di vita: alimentazione troppo abbondante e ricca di sale, grassi animali e colesterolo, e povera di fibre, ridotta attività fisica e abitudine al fumo di sigarette.
Nelle donne il fumo di sigaretta è particolarmente dannoso, soprattutto se associato all’uso di contraccettivi orali.

SINTOMI

Il sintomo più caratteristico dell’infarto è il dolore, che può restare localizzato e limitato al torace o irradiarsi alle spalle e alle braccia (più comunemente il sinistro), al collo, alla mandibola, ai denti, al dorso.

Il dolore può assumere la caratteristica di oppressione toracica (come una morsa stretta intorno al torace o come un peso che schiaccia il torace) o di mal di stomaco, come per un’indigestione.

Il dolore può essere violento; dura in genere 20 minuti o più; può essere parzialmente e temporaneamente alleviato dal riposo o dall’assunzione di nitroglicerina sublinguale.

Il dolore può non essere presente o essere trascurabile negli anziani, nelle persone con diabete e nelle donne.

L’infarto può dar segno di sé anche con altri sintomi: affanno improvviso (dispnea), sudorazione fredda, nausea e vomito, svenimento, vertigini improvvise, stato d’ansia, debolezza marcata e improvvisa (astenia).

È importante ricordare che l’infarto rappresenta un’emergenza.
Nel sospetto che si stia verificando un infarto è necessario non perdere tempo (le ore successive all’infarto sono gravate dal rischio di morte improvvisa) e chiamare immediatamente il 118 per essere trasportati da un’ambulanza verso l’ospedale più vicino.

(fonte: Ministero della Salute)

COSA FARE?

Guarda i seguenti video esplicativi.

 

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Volete scoprire se siete a rischio infarto? Guardatevi l’orecchio

Chi ha una piega di 45 gradi sul lobo dell’orecchio, corre un alto rischio di soffrire di infarti o ictus. È quello che avrebbero scoperto i ricercatori dell’Università Autonoma e dell’ospedale La Paz di Madrid, durante il congresso nazionale di cardiologia. Lo studio è stato effettuato su 300 pazienti a cui sono state analizzate con attenzione entrambe le orecchie. Gli scienziati hanno poi scoperto che il 49% di chi presentava delle pieghe sul lobo, in passato aveva sofferto di infarti o ictus. Il medico dell’ospedale La Paz, Esteban Lopez de Sà, è convinto che la propria scoperta sia rivoluzionaria: “Basta una semplice visita dal medico di base per sapere se si corre il rischio di malattie cardiovascolari. I controlli sono necessari per scoprire se si è soggetti a ipertensione, diabete o ipercolesterolemia, patologie che possono portare a malattie cardiovascolari molto più gravi”.

Fonte: http://www.caffeinamagazine.it/salute/4585-volete-scoprire-se-siete-a-rischio-infarto-guardatevi-l-orecchio

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