Casagiove(Ce)- Ha coniato una nuova definizione di Gesù di Nazareth: il primo diffidato della storia. Come a sottolinearne la volontà di ribellione rispetto al malcostume di quell’ epoca. Don Stefano Giaquinto, parroco a Casagiove, ieri sera ha fatto di nuovo ricorso a quella definizione nel corso della funzione religiosa celebrata in piazza nel giorno di Ferragosto dedicata all’ don Stefano GiaquintoAssunta ed è tornato a parlare di “antimafia sociale”, a richiamare i cittadini ad assumere un atteggiamento fermo di condanna contro l’illegalità.
Don Stefano Giaquinto ha ringraziato i suoi giovani dall’altare (“il pilastro della mia vita”) e qualche minuto dopo la fine della funzione religiosa ha postato sul suo profilo di Facebook l’ennesimo atto di sfida alla criminalità: “Noi siamo + forti della camorra”. Ma qualche ora dopo, secondo la ricostruzione dello stesso sacerdote alle 3.30 della notte, qualcuno ha inteso lanciargli un messaggio dando fuoco a masserizie e rifiuti ammassati in fretta e furia in piazzale Montecupo, poco distante dalla sua chiesa: “Vergognatevi… – ha attaccato don Stefano – agite sempre all’ oscuro… Questo è lo spettacolo di stanotte” ha scritto postando le foto dell’incendio. Concludendo così: “Vado x la mia strada… Non siete nessuno!!!”. (Tratto da Il Casertano 16.08.13)

Don Stefano Giaquinto si oppone ai boss nonostante abbia ricevuto intimidazioni. L’ultima  notte di Ferragosto quando è stato appiccato un incendio vicino alla chiesa e al centro di recupero per tossicodipendenti. Servizio di Carmelo Schininà

Vedi qui il video intervista realizzato da La7

Seguono messaggi di solidarietà:

La solidarietà di Carlo Comes PD(Casagiove) a don Stefano

Ancora atti vandalici. Il segnale di una violenza strisciante e crescente e di un disagio che la comunità forse continua a sottovalutare. Stavolta, e non è certo la prima, il raid notturno tra sabato e domenica scorsa ha investito la Piazzetta Montecupo, antistante la Chiesetta di S. Maria di Loreto e, dunque, il luogo dove si prova ad arginare e contrastare le tossicodipendenze. A Don Stefano Giaquinto, che regge la Parrocchia di S. Maria della Vittoria, centro che produce attenzione per il contrasto alle povertà e che coniuga la voglia di legalità ai fondamenti della solidarietà, voglio far giungere la vicinanza che lui sa non essere formale delle Democratiche e dei Democratici Casagiovesi e il mio personale, fraterno abbraccio. Da sempre, con spirito che travalica ogni ostacolo e ogni ragione di differenziazione, si è costruito in città un tessuto unitario e solidale che con iniziative continue e impegno personale forte di don Stefano e di tante persone di buona volontà ha permesso di ergere un argine alla illegalità, alla violenza, alla emarginazione. Nell’impegno laico che i Democratici Casagiovesi pongono per il bene comune, per contribuire alla non violenza e  alla costruzione di un mondo con meno ricchi e meno poveri e per fare dell’onestà, dell’umiltà e delle verità i più forti antidoti alla corruzione, c’è la stessa sostanza dell’impegno dei cristiani nel perseguimento rigoroso dell’applicazione del Settimo Comandamento e del dettato della “Pacem in terris”. Sappiamo dei sentimenti sinceri e del lavoro che Don Stefano e tanti che con lui operano pongono al servizio della comunità, vorremmo che dei problemi, drammaticamente segnalati dalle esplosioni di violenza, si facesse carico l’intera città con un forte sussulto civile nascente dal basso, perché riprenda forza la fiducia e la speranza in una comunità ancora sofferente per le ferite subite dalla sua aspirazione alla legalità.( Carlo Comes)

La solidarietà di Agnese Ginocchio, testimonial della Pace a don Stefano Giaquinto

Incendio sospetto nel pressi del centro di recupero per tossicodipendenti e nei pressi della chiesa S. Maria della Vittoria retta da don Stefano Giaquinto, si pensa ad un atto intimidatorio ai danni del parroco di Casagiove don Giaquinto che qualche giorno prima aveva denunciato l’illegalità. Il messaggio di solidarietà della Testimonial e cantautrice della Pace Agnese Ginocchio: “ Carissimo don Stefano Giaquinto, in merito a quanto accaduto a danno della tua rispettabile persona che conosco da anni, ti esprimo la più profonda solidarietà e vicinanza. 
 Condannando risolutamente l’azione di gente sconsiderata priva del senso di ragionevolezza e di dialogo comunico che per qualsiasi azione di sensibilizzazione da muovere contro questi sciagurati, che sia finalizzata al contrasto della violenza, puoi contare sull’ aiuto e sostegno della sottoscritta. Che la forza ed il Coraggio della resistenza siano con te, sotto il segno e la protezione della Pace. Con stima e affetto“.  (Agnese Ginocchio)

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”