Vairano SCALO(Ce)- A Vairano, in particolare allo Scalo, negli ultimi 10 giorni hanno inviato notifica di chiusura ben 5 esercizi commerciali, abbigliamento per la gran parte. Fino all’inizio dello scorso mese di settembre hanno chiuso ben altri 11. Dai dati ufficiali forniti dall’ufficio annona del comune, per il 2012 hanno chiuso attività commerciale circa 20 negozi e non sappiamo cosa succederà fino a Natale. Il dato ha un forte spessore economico e sociale se lo si rapporta alla dimensione di Vairano; meno di settemila abitanti anche se Vairano Scalo ha il ruolo di centro commerciale di zona. Questo dato allarmante, sia pure nell’ambito di una forte crisi economica, che si aggiunge a un quadro grave dell’intera zona Alto Casertano per il tonfo economico della castagna, per effetto del cinipide,e della nocciola per l’abbassamento del prezzo intorno al 30%, non rappresenta certo altra cosa rispetto alla questione PUC di Vairano, su cui la discussione è ancora forte e conoscerà ulteriori sviluppi nei prossimi giorni. Non rappresenta altra cosa perché non è affatto separabile l’ordinamento e la destinazione urbanistica del territorio dalle prospettive sociali ed economiche, dai servizi possibili e necessari, dal possibile circuito economico comunale, dal sistema dei rapporti sociali, dalle economie possibili nelle infrastrutture e negli investimenti ecc. ecc. Chi crede il contrario è un asino o fa finta di esserlo per inseguire unicamente suoi interessi privati. Non mi riferisco affatto agli amministratori attuali di maggioranza, ed è bene sottolinearlo. Mi riferisco al complesso degli stupidi interessi speculativi, fuori tempo massimo, che per l’ennesima volta hanno creduto di far quadrato intorno a una nuova amministrazione,organizzando un voto plebiscitario,illusi di poter continuare nell’uso del territorio Vairanese per l’ulteriore rendita parassitaria urbana. 20 negozi in meno e altri ci saranno,significano 20 affitti in meno e altri ci saranno. Bisogna allora stare molto attenti e smetterla di farsi condizionare dai tanti cincischiatori ,idioti, esterni , che a tutti i costi si vogliono improvvisare amministratori, e pensare a un Comune che proprio attraverso il PUC, a iniziare da esso, consolidi quello che ha e che rischia di perdere. Dalla residenzialità e la collocazione di alcuni servizi recuperando il patrimonio storico, alla strutturazione di un forte e adeguato Polo Scolastico, al consolidamento del polo commerciale di Vairano Scalo che sta resistendo, dotandolo dei servizi efficienti e necessari e risolvendo l’annoso problema del traffico pesante. O facciamo di questo una grande scelta di priorità o rischiamo nel prossimo futuro di essere emarginati come è successo per altri comuni. Per questo continuo, e continuiamo come gruppo Consiliare Torre, ad essere polemico sulla tendenza a risolvere la questione del PUC illegale attraverso il pronunciamento della Provincia e non attraverso una chiara,inconfutabile e inrinviabile scelta di riavviare in toto una riflessione e rivalutazione del PUC, rispondendo meglio alla domanda Quale Vairano per i prossimi 10 anni?
Vairano 30 ottobre 2012
Il capogruppo Lista Torre Unità Popolare
Lino Martone

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”