Piedimonte Matese(Ce)– (di Alfonso Ricigliano) Era il 3 agosto 1963 quando dal Centro Addestramentto Reclute di Pesaro fui trasferito al 40 Fanteria a Bologna, per continuare la ferma militare. Contento di essere stato spostato in una grande città, poco dopo ebbi i primi richiami alla realtà della vita militare. Prima vi fù una adunata un cui ci spiegarono tutti i luoghi di Bologna dove per motivi vari legati al sesso ed alla politica noi militari non potevammo accedere. Era il periodo della guerra fredda, in cui già a Piedimonte mi era stato detto dai COMITATI CIVICI del professore GEDDA, che i COMUNISTI RUSSI si mangiavano i bambini. Al mattino alla sveglia il secondo regalo, adunata nel piazzale per la cerimonia dell’ alza bandiera. Squillo di tromba normale, poi per altoparlante una voce diceva: ” IN QUESTO MOMENTO PARTICOLARMENTE SOLENNE, UNITI ATTORNO ALLA BANDIERA NAZIONALE, SI INNALZI RICONOSCENTE AL CIELO DEGLI EROI IN NOSTRO GRIDO DI GIOVANI FANTI, FANTI DEL QUARANTESIMO EVVIVA LA BRIGATA TRIESTE”  noi poveri insonnarati militari dovevamo gridare TRIESTE La validità ed efficacia del nostro grido, era molto rapportato dall’ umore del colonnello comandante. Ricordo che ognuno di noi esprimeva il proprio punto di vista sul suo “umore attribbuendolo al fatto che non aveva dormito bene, che forse la moglie lo avava fatto arrabbiare e cosi via. Certo è, che molte volte dovevamo ripetere la cerimonia perchè il colonnello diceva che dormivamo che non avevamo voce mascolina o altri epiteti un poco offensivi da gergo militare. Questo PRIVILEGIO dell’ alza bandiera diverso, UN ONORE, come sottolineava il comandante, derivava dal fatto che alla battaglia di TOBRUK IN AFRICA il reggimento si era difeso con grande onore, per tale motivo aveva l’ onore della cerimonia mattutina diversa dal solito come fatto nelle altre caserme. Siccome sono rimasto a Bologna fino al settembre 1964,  di alzabandiera ne ho fatti anche nel pieno inverno 63-64, con la neve, con molte volte a giudizio del colonnello di scarso impegno vocale, e quindi 2 0 3 giri di corsa del piazzale di adunata, roba di piu di un paio di kilometri ciò alle 6.30 appena svegli. Inutile dire delle benedizioni di riconoscenza che riceveva dai 1800 soldati interessati. Ora abito a Sepicciano accanto al Centro per l ‘ Impiego, da 2 o 3 anni sistematicamente tutte le mattine APRENDO  i 3 o 4 RUBINETTI dell’ ACQUA MI DEBBO SCHIZZARE, CON L “ARIA CHE GIRA A VUOTO, PAGATA PER ACQUA…Immancabilmente alle cinque del mattino sono svegliato dal rumore dello sciacquone del bagno che accoglie L’ ARIA e L’ ACQUA CHE RITORNANO dopo la mancanza notturna. Mentre della sveglia militare avrei fatto volentieri a meno, ma comunque ho servito la Patria, farei volentieri fare a meno anche della seconda, e del bagno fuori luogo. Siccome pochi mesi prima di partire militare ho avuto modo di assistere alla cerimonia nel Teatro Mascagni di inaugurazione della captazione dele 2 sorgenti TORANO E MARETTO, SENZA AVERE invece “Altocasertano” LE 2 FABBRICHE PROMESSE, IL TUTTO COME DOCUMENTATO DIGITANDO / CALEIDOSCOPIO CIAC C 1512 (clicca)/ Ho associato nella mia mente le due cose e qundi anche nel secondo caso mando in cuor mio tante BENEDIZIONI AI RESPONSABILI,
(Da Alfonso Ricigliano via S d’ Acquisto Piedimonte Matese(CE) )

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”