Le conseguenze, estremizzate, se dovesse verificarsi l’eruzione, porterebbero ad evacuazioni di massa e raffreddamento globale a causa dell’ oscuramento del Sole dovuto alla nube di cenere..

(di Federica Vitale )Una nuova notizia pseudo-catastrofica sta circolando in queste ore sulla rete e, sebbene abbia il sapore della infondatezza, un pensiero alla profezia Maya per questo 2012 è inevitabile. È stato il Daily Mail a diffondere il comunicato secondo il quale, in Germania, il vulcano Laacher, dal nome del lago sotto il quale è nascosto nei pressi di Bonn, sarebbe pronto a risvegliarsi e a cospargere di fumo e cenere mezzo continente europeo. Il lago è di forma ovale ed il più esteso della Renania-Palatinato. Secondo gli esperti non sarebbero remote le possibilità che questo vulcano da dormiente possa tornare in attività. La storia delle eruzioni di questo vulcano ci informano che Laacher See erutta ogni 10/12 mila anni. E pare proprio che i dati sull’ ultima colata riportino ad una eruzione avvenuta circa 12.900 anni or sono. Stando a quanto riferisce il Daily Mail, dunque, l’allarme, non interesserebbe solo la Germania ma gran parte delle nazioni europee, fra le quali anche l’Italia. Le ceneri causate dall’ eruzione potrebbero ricoprire il nord della penisola e creare conseguenze sui paesi vicini, fino alle capitali del Nord Europa come Londra e Parigi. A far insospettire gli esperti pare siano state delle bolle di gas che dipenderebbero dal fatto che il Laacher, proprio perché lago vulcanico costantemente attivo, emette bolle ininterrottamente. E questo, dichiarano gli esperti, é la prova evidente che il vulcano starebbe rilasciando magma. Le conseguenze, estremizzate, porterebbero ad evacuazioni di massa e raffreddamento globale a causa dell’oscuramento del Sole dovuto alla nube di cenere. Le ripercussioni sul clima sarebbero pari a quelle avute in seguito all’eruzione del Pinatubo che, all’epoca, provocò un temporaneo raffreddamento del clima terrestre e il ben noto buco dell’ozono registrò un netto incremento. È noto quanto la polvere vulcanica sia devastante. Di consistenza densa, sarebbe in grado di far crollare interi edifici e, se bagnata, potrebbe diventare un buon conduttore di elettricità. Nell’uomo, inoltre, inspirandola, si solidificherebbe nei polmoni, impedendone la respirazione. Tuttavia, almeno per il momento, non ci sono prove scientifiche che confermino un imminente risveglio del vulcano e, se mai ciò dovesse accadere, secondo gli esperti dovranno trascorrere ancora centinaia di anni. Si calcola che sono numerosi i vulcani che costituiscono una minaccia per il pianeta. Alcuni di questi sono situati in Islanda, fra cui l’insidioso Katla. Ma non é remoto il ricordo dell’eruzione di due anni fa del vulcano Eyjafjallajokull che provocò pesanti ripercussioni al traffico aereo per molti giorni. (articolo a cura di Federica Vitale. Fointe Nextme Guardavanti)

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”