Santa Maria Capua Vetere(Ce)- La sconvolgente notizia che arriva da Santa Maria Capua Vetere, (quartiere  Sant’Andrea, via Cormons 1 , la strada che collega il liceo scientifico con la piazza principale del quartiere) da un’ulteriore scossa alle nostre coscienze dopo la terribile vicenda del mostro di Amstetten di qualche mese fa. Una donna, Maria  Monaco, di 47 anni è stata liberata nella mattina del 13 giugno mediante un blitz messo in atto dai Carabinieri alla guida del capitano Rosciano. La donna era stata rinchiusa per 18 anni in una piccola stanza fatiscente nella casa dei genitori (nella foto il letto dove la donna era costretta a dormire). Alla base dell’insano gesto commesso dalla famiglia della donna ci sarebbe una gravidanza di quest’ultima, frutto di una relazione amorosa con un concittadino agli inizi degli anni ‘90. La donna ha quindi trascorso gli ultimi 18 anni della sua vita chiusa a chiave in una stanza, in condizioni igenico-sanitarie pressoché assenti e dalle dichiarazione dei militari che hanno fatto irruzione nell’abitazione, manifestava evidenti problemi psichici. La vittima di questo abominio è ora ricoverata al Policlinico di Napoli per gli accertamenti sanitari e per ricevere le adeguate cure, mentre i familiari, madre fratello e sorella, sono accusati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Il figlio, che ora dovrebbe avere circa 17 anni,é stato identificato dai carabinieri, ma per la vergogna pare non voglia ritornare a casa: in realtà non si era mai sentito parte integrante della famiglia. Bisognerà attendere gli interrogatori e lo svolgersi delle indagini per avere maggiori dettagli sulla vicenda. I carabinieri hanno tratto agli arresti la famiglia  che teneva rinchiusa la povera donna: i due fratelli Prisco e Michelina Monaco , mentre per l’anziana madre Anna Rosa Golino 80enne vedova, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Un caso quello della povera donna Maria Monaco, che desta veramente orrore e sconcerto. (Comunicato stampa da red. cronaca prov.)

Segue articolo 2 correlato all’argomento:

Santa Maria Capua Vetere(Ce)- Una storia terribile, che ricorda quella di Kerstin, la giovane viennese tenuta segregata dal padre-stupratore per 19 anni. Questa volta la vicenda si è verificata a Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, e la vittima è una donna che oggi ha 47 anni. I suoi familiari l’hanno tenuta rinchiusa in casa negli ultimi 18, finché ieri  mattina i carabinieri l’hanno liberata. I militari l’hanno trovata in condizioni igienico-sanitarie spaventose, definito “indescrivibili”. La donna manifestava inoltre evidenti problemi psichici, è ora ricoverata al Policlinico di Napoli. Secondo il racconto dei carabinieri, la sventurata è stata tenuta prigioniera in casa da madre, fratello e sorella, all’interno di una stanza fatiscente, nel rione periferico Sant’Andrea. Secondo le prime informazioni raccolte, la 47enne sarebbe stata “punita”, quando i familiari hanno scoperto il suo stato di gravidanza a seguito di una relazione amorosa con un concittadino. Relazione contrastata aspramente dalla famiglia. I carcerieri sono stati ora denunciati – forse da un vicino – e l’accusa che pende nei loro confronti è pesante: maltrattamenti e sequestro di persona. Il figlio della donna prigioniera ora ha 17 anni e vive presso altri parenti. La madre della donna tenuta prigioniera è agli arresti domiciliari, il fratello e la sorella sono nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Vivevano in un vecchio edificio alla periferia di Santa Maria Capua Vetere, lungo la strada che conduce alla statale Appia. Un’altra sorella, insegnante in una scuola materna in un comune vicino, è stata ascoltata dal pm Antonio Ricci che conduce l’inchiesta. (Comunicato stama Cronaca provincia)

Pubblicato da red. prov.”Alto Casertano-Matesino & d”