La tragica notizia perevenuta nella serata di lunedi 4 Giugno 2012, dopo i dovuti accertamenti del caso, ha trapassato come una lancia il corpo degli attivisti del Movimento per la Pace. Muore Stefano FERRARIO, laureato in Scienze politiche (indirizzo sociologia), originario di Samarate (Varese), giornalista, pacifista e attivista nonviolento. Secondo le notizie diramate dalle cronache di un giornale di Varese, zona di cui il Ferraio era originario, si legge di un incidente avvenuto nella serata di domenica sera 3 Giugno a Lonate Pozzolo.  Sulla dinamica  stanno indagando i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio. La moto guidata dal Ferrario,  si è schiantata a Lonate Pozzolo in viale Leonardo da Vinci andando a finire contro un trattore che stava sopraggiungendo in quel momento e che viaggiava senza  fari illuminati, l’uomo alla guida del trattore è scappato subito dopo l’incidente: i militari stanno cercando di rintracciarlo. Il mezzo risulta essere stato rubato ad un agricoltore di Oleggio che ne ha denunciato il furto dopo l’ incidente.  Stefano Ferrario, stava tornavando da un incontro con un missioario comboniano, su una  strada da lui conosciuta e percorsa tantissime volte, la sera di domenica 3 Giugno ha trovato la morte. Di anni 43 anni, abitava con l’anziana madre a Samarate, già vedova e Stefano era il suo unico figlio.  Il  prof. Ferrario era uno dei punti di riferimento dei Movimenti pacifisti della provincia di Varese e di tutte le realtà del Movimento pacifista presenti in Italia. “Obiettore di coscienza”, era considerato uno dei principali punti di riferimento, in particolare per l’ informazione che puntualmente inviava. Anche il nostro portale aveva dedicato una pagina agli articoli del Ferrario, che si può visualizzare nella colonna a dx delle Categorie alla voce “articoli di Stefano Ferrario PeaceReporter”. Il giornalista collaborava con testate di spicco quali “PeaceReporter”(la rete della Pace), la rivista dei missionari comboniani “Nigrizia”,  il periodico del Movimento “Carta” e Pax Christi. L’ ultimo suo l’articolo é stato pubblicato su “E” il mensile di Emergency, in edicola da questo mese. Sono tantissimi i messaggi di cordoglio e di affetto che stanno penvenendo in queste ore sulla pagina di facebook  di Stefano Ferrario chiamato affettuosamente dagli amici “Stefanone” per il suo aspetto fisico, ma anche sugli altri siti che hanno pubblicato la tragica notizia. Tutti ricordano Stefano come un “Grande”, una persona generosa, altruista, sempre gentile e cordiale con tutti, possedeva il dono della coscienza critica. Era un grande maestro e conoscitore della storia della Pace.  I temi a lui più cari erano il disarmo, la riconversione delle industrie belliche, la Palestina e la battaglia No Tav. Instancabile cacciatore di notizie su Finmeccanica e armamenti da guerra, i racconti di Genova G8, le foto che postava su facebook, belle, con quel certo non so che, che scatenavano decine di commenti dal sapore così umano e carico di affetto per lui che le aveva scattate. Si dava da fare continuamente per ricordare cosa fossero le politiche di guerra di ogni giorno: ricordava i crimini in tempo di “Pace” di Finmeccanica, la vergogna della produzione bellica che in particolare nella sua provincia di Varese,  sono particolarmente invasive, la necessità di un’ “obiezione di coscienza”, “politica” e “morale”. Nel salutare gli amici terminava sempre i suoi messaggi con le parole: “Forza e Coraggio!” All’ anziana madre del Ferrario e a tutta la famiglia del Movimento pee la Pace,  la nostra redazione desidera esprimere vicinanza e profondo cordoglio per la scomparsa di una di quelle pochissime persone giuste che con il proprio operare onorava degnamente l’identità di questo nostro paese carente di valori e di veri punti di riferimento. Stefano Ferrario, invece lo era e lo ha domostrato con l’esempio della sua vita! Costruttore ed Operatore di Pace a 360°. L’ultimo saluto a Stefano Ferrario, “Stefanone” come lo chiamavano tutti gli amici del mondo pacifista, si terrà nella chiesa parrocchiale della Santissima Trinità a Samarate, in piazza Italia, giovedì 7 giugno 2012 alle 10.30.

Di seguito riportiamo uno dei messaggi pubblicati sulla sua bacheca, si tratta di quello di Agnese Ginocchio, nostra conterranea, amica del Ferrario, e rappresentante del Movimento pacifista nella nostra provincia.

Foto di repertorio: Agnese Ginocchio in “Concerto per la Pace” al Teatro di Cerano(Novara) anno 2010 insieme agli amici della “Scuola di Pace” organizzatori dell’evento e all’ amico giornalista per la Pace “Stefano Ferrario“( alla sua dx)

“”E’ andato via un importante pezzo del nostro Movimento per la Pace, il giornalista di “PeaceReporter” prof. Stefano Ferrario, di Samarate(Varese), laureato in Scienze politiche (indirizzo sociologia) di Samarate(Varese), grande attivista, pacifista nonviolento, noto per i suoi tanti articoli di denuncia e le inchieste sul tema del disarmo, dell’industria bellica, le battaglie contro gli F-35, per la chiusura delle Basi militari presenti nel suo territorio. Caro Stefano, grazie per esserci stato. Di te ricordo il tuo sorriso, la tua cordialiutà, la tua gentilezza, come ti preoccupasti di far conoscere ai tuoi amici i miei brani di Pace. In realtà mai nessuno prima di te aveva avuto la brillante idea di chiedere tanti CD di questi e brani, da donare a sua volta ai propri amici, per far conoscere a tutti coloro che condividevano il comune cammino di impegno e di attivismo per la Pace le mie canzoni. Caro Stefano non é da tutti! Eri una persona generosa, eri un “grande”. La notizia della tua tragica scomparsa ricevuta ieri telefonicamente, mi ha scosso terribilmente, é come se una lancia avesse trapassato le mie membra. Ed io che ogni volta che avevo da ridire su qualcosa ti scrivevo chiedendo un tuo autorevole  parere…RTu puntualmente mi rispondevi rafforzando il mio pensiero. Grazie Stefano! Ricordo quando ci conoscemmo poi di persona a Cerano(Novara), in occasione di una manifestazione per la Pace, ebbi la gioia di condividere con te e con la tua stupenda “mamma” che ti seguiva e ti sosteneva in tutto, insieme a tutti gli amici della Scuola di Pace di Cerano,  la “convivialità delle differenze”. Anche lì in quell’ occasione, dimostrasti, nonstante l’eloquenza e l’autorevolezza della tua esperienza, tanta umiltà e profonda generosità, doti che solo i “grandi ” posseggono.  E ricordo che puntualmente durante il periodo delle vacanze mi facevi pervenire sempre le tue cartoline di saluti per rendermi partecipe dei bellissimi luoghi “Simbolo della Memoria”  dove puntualmente ti recavi per ricaricare e rinfrancare l’animo e trarne così ispirazione  ed energia al tuo impegno di attivista… Sembra proprio un fatale scherzo del destino, i grandi sono destinati a volare via troppo precocemente. Ma io so anche che per Te e le tue forti prese di posizione, a motivo delle quali eri considerato un personaggio “scomodo” e di troppo per certi ambienti, non era diventato più facile vivere, e soffrivi in silenzio e ” nascondevi dentro” le tante censure, le tante doppie facce e le ingiurie a titolo gratuito, solo perché avevi avuto il “Coraggio” di denunciare la verità scomoda. E provavi disagio per questo, un profondo disagio di fronte all’obbrobrio dell’ingiustizia umana e della corruzione che divora l’animo di quanti si lasciano sedurre da questa “metastasi malefica” che sta letteralmente devastando il valore umano dell’ amarci e del rispettarci come fratelli. Ti sentivi come un uccello in gabbia, sì,  la gabbia di questo mondo corrotto dominato da personaggi senza scrupoli.  Il nostro Movimento perde un pezzo importante del suo corpo. Questa “batosta” ora, in questo periodo critico della storia che stiamo attraveresando, ove si avverte l’urgenza e la necessità di  essere uniti nella comune lotta a difesa della Pace, proprio non ci voleva. Tuttavia l’accettiamo, se é questa la volontà di “Colui” che comanda e muove l’ andazzo dell’ universo. La tua scomparsa é un colpo al cuore, una lancia che trapassa l’animo, te ne vai proprio in un momento in cui avevamo necessariamente bisogno di sentinelle sul cammino…Ma forse era destino…tutti i “grandi” vanno via troppo in fretta perché in questo mondo malvagio sono considerati di troppo. Sarai sempre nei nostri cuori “Gigante buono” ,  nostro  “Angelo Operatore di PACE”.”Beati gli Operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio. E tu Stefano, lo sei stato in pieno!  Perciò non ti dimenticheremo, ma  continueremo l’opera coraggiosa da te iniziata, e dovremo farlo per un dovere: onorare la tua memoria e ricordare sempre la tua testimonianza controcorrente, ma anche e soprattutto per restituirti un favore: quello di esserci stato sempre accanto, come “Amico e compagno di strada” in questo difficilissimo e tanto travagliato cammino di Pace…Ciao grande Stefano, grande Amico….R.i.P. Un forte abbraccio alla tua mamma, con tanto affetto. Da lassù dove tu ora sei nel regno della Pace, stalle vicino e donale tanta “Forza e Coraggio” , il Coraggio di resistere e di superare questa brutta intemperia. Ora é lei ad avere bisogno di te….”. ” Con tanto affetto e stima a voi tutti: Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace- Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato-III Millennio provincia di Caserta- Regione Campania.

Segue art. su aggiornamenti Caso(da Varese News):

-Arrestati i ladri del trattore che ha ucciso Stefano Ferrario

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”