Caiazzo(Ce)-Non è una carnevalata, ma l’amara considerazione di alcuni cittadini venuti a conoscenza dell’ennesima, vergognosa situazione verificatasi in via Carullo, determinando perfino la strumentalizzazione di una piccola edicola votiva, preso la quale sono dovuti intervenire i vigili per sostituire il catenaccio. La madonna è mia e ne faccio quello che voglio! Più o meno di questo genere le nobili considerazioni che avranno indotto più di un residente in via Carullo a chiudere con un lucchetto lo sportello posto davanti all’edicola con l’immagine della Madonna, dove da oltre mezzo secolo tutti i fedeli andavano a deporre dei fiori e accendere un lumino. Ora non più perché -Madonna perdonaci- qualcuno ha ben pensato di apporre il lucchetto, ripromettendosi di dare le chiavi a tutti i vicini, ma qualcun altro, evidentemente ansioso di cambiare l’acqua ai fiori, ovvero per non perdere tempo, ha preferito munirsi di cesoie e sostituire il lucchetto. Scatenando così quella che è stata definita la “guerra della Madonna” con un accostamento blasfemo certamente indegno della stragrande maggioranza dei residenti in un rione l’altro anno additato come quartiere di “pace” e che effettivamente può vantarne il toponimo. Ma alcuni residenti si dimostrano belligeranti se, dopo mille questioni per i parcheggi, ed i conseguenti paletti, nel rispetto dell’adagio, è stato costretto ad intervenire il comandante della Polizia Municipale, Pietro Del Bene, anche per sostituire il terzo lucchetto. Peccato che ora nessuno potrà mettere dei fiori, o accendere un cero, davanti alla venerata effigie della Madonna, sul cui volto sarebbero state notate delle lacrime. E quando ricorrere a tale allegoria, se non in tale occasione?(Fonte: Agenzia TeleradioNews Caiazzo)
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”