Premio L’Anello Debole Radio, Tv, Cinema contro l’esclusione sociale IV Edizione – Ottobre 2008(consegna delle opere entro l’8 settembre 2008)

La Comunità di Capodarco (AP)intende dare un riconoscimento ai migliori programmi giornalistici radiofonici e televisivi (servizi lunghi, inchieste, reportage, documentari) e ai migliori cortometraggi “della realtà” o di fiction aventi come oggetto tematiche di forte contenuto sociale. Durata opere ammesse: non inferiore a 3′ e non superiore a 25′.  Giuria: Giancarlo Santalmassi (presidente), Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela De Robert, Andrea Pellizzari, Daniele Segre. Scadenza: 8 settembre 2008. Bando e dettagli: www.premioanellodebole.it  Segreteria: 0734 681001; e-mail: info@premioanellodebole.it . Con il contributo di: Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.

La Comunità di Capodarco, impegnata da oltre 40 anni nell’accoglienza di persone in difficoltà, ha sempre posto attenzione anche a come le notizie sociali sono diffuse. Per questo organizza dal 1994 un seminario di formazione annuale destinato ai giornalisti, chiamato Redattore Sociale, con l’obiettivo di aiutare la professione a trattare le notizie che riguardano la popolazione vulnerabile al di fuori degli stereotipi della cronaca nera e dell’occasionalità. Una iniziativa che è cresciuta nella partecipazione e nella considerazione dei giornalisti e dei professionisti della comunicazione.
Con lo stesso nome di Redattore sociale è editrice dal 2001 di un’agenzia quotidiana on line – unica in Italia – di notizie sociali, con lanci originali, corredati da approfondimenti utili per conoscere il vasto mondo della marginalità. Dal 2005 la Comunità bandisce il premio L’anello debole, da assegnare ai migliori esempi di trasmissioni radiofoniche, televisive, opere cinematografiche brevi che abbiano narrato fatti e vicende della popolazione italiana e straniera definibile “fragile”, perché “periferica” o “marginalizzata”. Il premio L’Anello debole intende essere il conseguente prolungamento della attenzione della Comunità di Capodarco al mondo della comunicazione. Esso prende in particolare considerazione quella audio-visiva, ritenendola quanto mai centrale per la sua capacità di incidere su formazione, informazione, costumi e attitudini.

L’idea

L’idea del premio nasce dalla considerazione che la forza della “catena” della comunicazione dipende dalla resistenza del suo anello debole: poveri, minoranze, e culture “altre” hanno il diritto di essere al centro dell’attenzione collettiva. Tutta “la realtà” deve essere rappresentata dalla comunicazione, non solo quella stereotipata, artefatta, paludata, ma anche quella che riguarda le fasce più vulnerabili delle popolazioni. Ne vanno di mezzo la verità, la giustizia, la democrazia. Radio, tv e cinema, insomma, se politicamente non dovrebbero favorire estremismi, così socialmente non dovrebbero permettere esclusioni. Soprattutto in un’epoca in cui squilibri politici, economici e sociali, con la globalizzazione, rischiano di aumentare intollerabilmente distanze e fossati.

(Comunicato inviato da segreteria premio Comunità Capodarco)
Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”