Alife(CE)– Il “No” al Biodigestore di Alife continua più forte che mai, e sabato scorso 21 febbraio presso la sala consiliare del Comune di Alife si è tenuta un’importante conferenza dal
titolo: “Perchè diciamo No al Biogas”, che ha visto la partecipazione di esperti in materia di fisica nucleare ed esponenti del comitato ambiente e salute. Una squadra di persone messe insieme dal Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio della provincia presieduto da Agnese Ginocchio. Sono quindi intervenuti: l’Ing Gianfranco Di Caprio, capogruppo consiliare di minoranza del gruppo “Insieme per Alife”; il dott. Gaetano Rivezzi, medici per l’ambiente Isde Campania, l’Ing. Vincenzo Caprioli, studioso di emissioni da impianti nanoparticelle e salute; l’ing. Antonio Calabrò, attivista e ricercatore indipendente del Comitato Ambiente e Salute di Alife, Lino
Martone, SIAAB Agricoltori e Allevatori Bufalini, L’avvocato Tommaso Esposito esponente del Comitato contro l’inceneritore di Acerra, Salvatore Foglia (Allevatori Alto Casertano) ed i referenti dei comitati provinciali e regionali contro i rifiuti: Teresa Campolattano del Comitato Terra pulita di S. Maria La Fossa, Massimo De Gregorio del Co.Re.Ri, Lucio Righetti dei Cittadini campani per un piano alternativo dei rifiuti e anche Margherita Del Sesto, candidata
alla carica di Consigliere Regionale per il M5S. Presente anche una rappresentanza del neo “Comitato ambiente e salute” di Alife. Tra i partecipanti nella platea anche gli autorevoli Dott. Vanni ed Ennio Isabella rispettivamente: specialista biologo presso l’Ospedale matesino e già direttore del Presidio ospedaliero di Piedimonte Matese con specialistica in malattie infettive ed altre, ancora il Dott. Gaetano Fiorillo, il prof.
Giovanni Guadagno, l’ex preside Nicola Ginocchio , Raffaele De Sisto, presente anche l’ assessore dimissionario Giulio Riccio. Impedita per motivi di salute, ha fatto pervenire il suo saluto ed il sostegno alla manifestazione anche l’Assessora Rossana Carcieri a nome del Sindaco Carlo Eugenio Ferrucci del Comune virtuoso di Marzano Appio, dove hanno realizzato nel proprio territorio il progetto di compostaggio domestico.





L’Ing. Caprioli ha spiegato che questo tipo di “centrali” dovrebbe avere ciminiere altissime per consentire che il prodotto di scarto della combustione si disperda il più lontano possibile e che, già 40 anni fa, in tutta Europa si costruivano ciminiere dai 200 fino ai 400 metri poiché la ricaduta, in questo modo, si distribuiva in strati più alti dell’atmosfera non avendo una ricaduta “immediata” sul territorio circostante. E’ facile capire da questo che il fumaiolo di 7 metri che è previsto per questo progetto non è sicuramente sufficiente. Dal suo generoso, chiaro contributo scientifico, una conclusione è stata ovvia: Non occorre aspettare l’improbabile dichiarazione di nesso causale tra inquinamento ambientale e patologie tumorali e/o alterazioni genetiche per dire che la prima forma sicura di prevenzione è nel non immettere nell’aria e nell’acqua questi elementi! A seguire l’intervento del sindacalista Lino Martone che ha, posto l’accento sul fatto che l’intera nostra zona ha una ricchezza impressionante che è il fiume Volturno e che, se veramente ci serve “altra energia” basterebbe ripristinare il corretto funzionamento delle centrali idroelettriche lungo l’intero percorso del fiume, un’idea, onestamente, condivisibile. La domanda che tutti si son fatti durante la serata è stata più o meno la stessa per tutti, “perché una terra che produce il 4% dei rifiuti dell’intera provincia deve ospitare un impianto che ne smaltisce una quantità 90 volte superiore?” Sarebbe il caso di iniziare a proporre soluzioni alternative mediante la pratica di un compostaggio domestico non inquinante per salvaguardare le biodiversità e i prodotti che questa terra dell’area del Matese ancora verde e incontaminata, riesce a regalare come sostentamento al fabbisogno delle comunità… L’avvocato Tommaso Esposito esponente del Comitato contro l’inceneritore di Acerra, per la cui causa è arrivato persino alla Comunità Europea, ha ribadito che: “Per uscire da questa disastrosa situazione bisogna pensare concretamente a sostenere un altro modello di sviluppo che abbia il volano nelle eccellenze prodotte localmente per contrastare sul campo gli interessi economici delle lobby della speculazione La comunità del Matese difende il proprio territorio. Nè al Matese, nè altrove, si possono consentire ulteriori devastazioni ambientali”. Unanime è stato il parere dei cittadini e comitati presenti alla conferenza. No al Biogas! Al termine la Presidente del Movimento per la Pace insieme ad una parte dei soci del consiglio direttivo presenti, le docenti: Daniela Truocchio e Rosanna Bianco, i prof: Gino Ponsillo e Carlo Pastore e Andrea Pioltini in veste di fotoreporter, nel ringraziare gli ospiti per i contributi apportati alla manifestazione in una terra dove l’ospitalità è sacra, ha fatto dono a tutti gli ospiti intervenuti e al Comitato cittadino di Alife, rappresentato dalla giovanissima e dinamica Giulia Esposito, del gagliardetto dell’evento con su riportate queste testuali parole: “Matese è terra di Pace”, “Custodire il Creato per coltivare la Pace”. Consapevoli che senza rispetto, nè armonia tra l’uomo e l’ambiente non potrà mai esserci Pace. Il gagliardetto è stato accompagnato dal dono di alcuni prodotti tipici del territorio donati dagli Allevatori Alto Casertano (Salvatore Foglia) e Michele Flagiello( imprenditore), insieme al miele millefiori e di acacia donato da Messidoro ( Raffaele Messore) e dal pregiato vino “Cannonau” delle cantine di Luigi e Mariano Iannelli di San Michele, il tutto accompagnato con la cipolla alifana (donata da Raffaella Coluni), da poco inserita tra le eccellenze produttive agroalimentari. L’ ultimo pensiero, che si riporta di seguito in corsivo, è stata l’osservazione che gli ospiti venuti da lontano, hanno fatto notare agli organizzatori dell’evento al termine della manifestazione: “Tutti in piedi davanti a una platea vivace e interattiva…dove il Sindaco era assente (nonostante al nostro arrivo ci avesse colpito un manifesto di solidarietà dell’Amministrazione locale alle iniziative dei Comitati)!!! Apprendendo poi che il Sindaco di Alife è anche un medico… questa assenza pesa ancora di più!” (C. S.)
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