NEL MIRINO DI STORACE IL COMUNE DI CAIAZZO

Caiazzo(Caserta)- ( di Giuseppe Sangiovanni)- I problemi di salute e vivibilità di un’ultraquarantenne caiatino che da anni si sente abbandonato dalle istituzioni, è finito al Parlamento. Problemi in via di accertamento- dopo l’interrogazione presentata dal senatore Francesco Storace ( nella foto 2 a dx). Tutto nasce dall’interrogazione, ai Ministri dell’Interno e della Solidarietà Sociale – a risposta scritta-di mercoledì, 17 ottobre 2007-nella seduta n.231- fatta da Storace. Riguarda il caiatino R. D. I.- abbandonato dalle istituzioni, nonostante soffra di due patologie molto gravi, specificatamente la sindrome di affaticamento cronico e quella fibromialgica. Il vulcanico senatore Francesco Storace (interessatosi nella stessa seduta, con altra interrogazione del funzionamento dell’ospedale San Sebastiano di Caserta)- scavalcando i parlamentari casertani, beati spettatori delle vicende casertane, vuole vedere chiaro e capire quali provvedimenti si intendono adottare per risolvere i problemi del nosocomio casertano e dell’uomo caiatino, da anni dimenticato da Dio e dagli uomini. Sicuramente una patata bollente per il sindaco di Caiazzo, geometra Stefano Giaquinto. Il comico Beppe Braida, noto comico-targato Zelig- imitatore di Emilio Fede, parlerebbe di “Attentato”- visto che mancano solo sei mesi alle elezioni amministrative. Uno dei “timidi” tentativi per mettere in cattiva luce l’immacolato Giaquinto (nella foto 1 in alto a sx) – blindato in una botte di ferro e di cemento- certo di ottenere la conferma, nonostante “piccoli peccati veniali”- noti a tutti i caiatini. Questo il testo dell’interrogazione. Atto Senato- Interrogazione a risposta scritta 4-02872 -presentata da FRANCESCO STORACE -mercoledì 17 ottobre 2007 nella seduta n.231. STORACE – Ai Ministri dell’interno e della solidarietà sociale – Premesso che: il sig. R. D. I. di Caiazzo (Caserta) soffre di due patologie molto gravi, specificatamente la sindrome di affaticamento cronico e quella fibromialgica; il sig. D. I.- lavora part-time per 3 ore e venti minuti al giorno e vive insieme ad una zia che percepisce la pensione minima; fino a poco tempo addietro vivevano in una casa semidiroccata e il Comune li ha sfrattati assegnando loro un appartamento; questa soluzione però è inadeguata in quanto l’immobile si trova in cima ad un vicolo ed è raggiungibile solo tramite un lungo e ripido scalone che risulta pertanto inaccessibile al Di Iorio per le sue condizioni di salute; per ora il D. I. si è sistemato in un altro appartamento per cui paga 320 euro mensili, somma che risulta essere troppo onerosa per le sue economie e quelle della zia, si chiede di sapere se risulti ai Ministri in indirizzo: se gli uffici del Comune di Caiazzo intendano rivedere l’assegnazione a suo tempo concessa al D. I. prendendo in considerazione delle soluzioni abitative più idonee per il suo stato di salute; se, considerata la situazione economica del D. I., sia prevista qualche forma di sussidio da parte del suo Comune di residenza. Si prospetta, quindi, altra “piccola” grana per il sindaco Giaquinto. Presenziare a tutte le processioni, funerali ed eventi-potrebbe non bastare per essere rieletto. Ma lui crede di stare in una botte di cemento. Il cemento stesso- che ha distrutto le campagne caiatine! ( Articolo a cura del giornalista freelance Giuseppe Sangiovanni di Caiazzo)

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Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & dintorni”