( a cura dello storico Giovanni Lafirenze) Miracolo a Sant’Anna, film di Spike Lee, è unicamente una pellicola, che narra la strage del 12 agosto del 1944, quando in località Sant’Anna di Stazzema, (Lucca), le SS, appartenenti alla sedicesima Divisione Panzergrenadier, stermina 560 civili, ( settanta, sono bambini d’età inferiore ai dieci anni), del paese. Il film, evidenzia come causa dell’eccidio, il tradimento di un partigiano. Apriti cielo! Spike Lee è investito da turbini polemici, fuori luogo e completamente ingiustificati.

“La proiezione di un film è un semplice momento di riflessione”.

…L’eterogeneo pubblico, raccoglie e riflette in maniera differente i numerosi messaggi del film. Ovviamente tutti i presenti raccolgono, l’orrendo massacro consumato sul piazzale della piccola Chiesa del paese. In tanti, colgono l’enorme difficoltà della truppa afroamericana, (Buffalo Soldiers), piuttosto maltrattata dal proprio Comando. Altri, sono attratti dal personaggio interpretato da Omar Benson Miller: ” Gigante di cioccolato“, che a dispetto dei propri superiori riesce a salvare il bambino che….

“…Ma ripeto si tratta di un film indirizzato verso un preciso ed orrendo, passo di storia, tratto dall’omonimo romanzo, di James McBride (musicista, giornalista e scrittore americano ), che il regista Spike Lee, ha voluto rievocare, a favore e per la memoria dei più giovani”.

Ciò che viceversa disturba, è l’assurdo polemico polverone, assecondato da chi è tenuto a sostenere e coltivare, la memoria di questi tragici eccidi, invece di servirsene, in nome di una propria arrotondata, verità.

…Le figure dei partigiani sono sminuite! No, non è vero, anzi.

Spike Lee nel film, racconta, impegni e doveri, delle truppe partigiane, raccolte tra i monti dello Stazzemese e, l’ipotetico “Giuda”, all’interno del film non è mai capace di sminuire gli sforzi della Brigata Garibaldi, ( la 10 Bis).

LA MIA IDEA

Oggi, nel 2008, diventa insignificante arrovellarsi la coscienza per i crimini di guerra del passato. Anche perché, la caduta del muro di Berlino, (ottobre 1999 ), comodamente, evidenzia i molteplici scheletri, fino a quei tempi, sapientemente occultati. Come spiego in un altro articolo, in guerra “nessuno può vantarsi d’essere dalla parte giusta”.

Nel mezzo della guerra civile in Italia, gli errori/orrori, spadroneggiavano da entrambi gli schieramenti.

Un esempio, è l’esecuzione del Maggiore, “Igino Ghibellini”, (dopo l’otto settembre assume la carica di Federale a Ferrara), avvenuta la notte del 14 settembre 1943. Qualche ora dopo, la vendetta: “Undici antifascisti cadono per fucilazione”.

Il 25 marzo 1944, a Roma 335 ostaggi, sono ferocemente assassinati, (Fosse Ardeatine) per conto della follia tedesca, che motiva la strage, a causa dell’azione partigiana di Via Rasella.

Il 29 settembre 1944, Il dramma di Marzabotto: ” Luogo, dove circa 1800 rastrellati, tra partigiani e civili, restano imbrigliati nella rete dell’odio”. Potrei continuare, ma inutilmente. Giustamente, si persevera ad incriminare i bombardamenti aerei, inglesi, le stragi naziste e, no, le infinite crudeltà eseguite all’interno dei campi di concentramento, del nord/est europeo, (10.000.000 di vittime).

Ciò, che bisogna urgentemente comprendere, è il dramma vissuto, nel periodo della seconda guerra mondiale, il cui peso è stato riversato in molteplici e cattive pagine di storia. Ma, grazie a Spike Lee, e il suo “Miracolo a Sant’Anna, sicuramente s’è rinnovata la speranza, di coltivare per il futuro, un sincero desiderio di pace.

a cura di GIOVANNI LAFIRENZE (storico di Bari)
Pubblicato da red. prov. Alto Casertano_Matesino & d”