Controlli a tappeto nella Piana del Sele, nel Casertano e dell’alto Lazio per la donna e il domestico scomparsi: Fremati due indiani
SALERNO – Potrebbero essere ad una svolta le indagini sul caso di Vincenza Basso Memoli e del domestico indiano Sonhu, comparsi a Salerno, il 12 luglio scorso. Oggi sono stati fermati e poi arrestati due amici di Sonhu, Kasmjr Sink, 30 anni, e Jeja Sink, 25 anni: l’accusa è di favoreggiamento personale. I due potrebbero essere depositari di molte verità su quello che, sin dalle prime battute, è apparso come un vero e proprio giallo. Secondo gli inquirenti, conoscevano bene Sonhu e avrebbero addirittura frequentato la casa dei Memoli. Kasmjr avrebbe anche dovuto sostituire Sonhu in occasione delle sue vacanze in India. Da tempo gli inquirenti tenevano sotto controllo i due indiani che si trovavano, dopo la scomparsa di Vincenza Basso e del domestico, nella casa di prima accoglienza di Bari-Palese. A più riprese erano stati ascoltati dagli investigatori e ieri i pm Maria Carmela Polito e Maria Chiara Minerva, che indagano sul sequestro, hanno deciso di chiedere al Gip del Tribunale di Salerno di emettere le due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Vincenza Basso Memoli ed il domestico indiano Sonhu, furono visti per l’ultima volta nel viottolo poco distante dall’abitazione della donna. Stavano parlando animatamente con tre persone, giunte a bordo di un’auto di colore scuro. Da quella mattina del 12 luglio scorso dei due non si sono avute più notizie. Sonhu, prima di scomparire nel nulla, nel corso di una visita effettuata ad uno zio che lavora come giardiniere in una ditta della provincia di Mantova, aveva espresso tutte le sue preoccupazioni per aver notato movimenti sospetti dinanzi alla abitazione di Cappelle. Successivamente era apparso estremamente contento di spiccare il volo per l’India per raggiungere i suoi familiari per un periodo di vacanza. Gli investigatori, infatti, oltre a trovare dei pacchi dono nella dependance dell’indiano, trovarono anche il biglietto aereo. L’attenzione degli inquirenti si è sin da subito concentrata sulle comunità indiane e, quindi, sul giro di amici e contatti di Sonhu: il sospetto è che fosse proprio il domestico l’obiettivo dei malviventi, ‘colpevole’ di non aver rispettato i patti con chi lo ha portato in Italia. L’anziana donna, dunque, sarebbe stata coinvolta in quanto scomodo testimone.”La fase delicata delle indagini – ha spiegato il procuratore aggiunto Enrico D’Auria – impone il massimo della riservatezza”.( Fonte: ANSA)
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