L’agente pentito della scuola Diaz: mi sono vergognato, io che in tutta la mia carriera non  ho mai sparato un colpo, nemmeno quando ho catturato rapinatori di banche

Genova- (articolo di ALESSANDRA PIERACCI -Roma La Stampa). La Diaz è stata la vergogna della polizia, ma questa sentenza è la  vergogna della magistratura. Le assoluzioni hanno creato un clima che non  è bello, potrebbe provocare qualche testa calda. Se ne sono oltraggiato  io, figuriamoci gli altri, i feriti, i no global». Luigi Fazio, 56 anni,  ne ha passati oltre trenta in polizia, sempre operativo, ma poi ne è  venuto via «disgustato», per ritirarsi in campagna, a Roma. Ha partecipato all’irruzione «sbagliata», quella alla scuola Pascoli,  accanto alla Diaz, dove si trovava il media center dei no global: è stato  condannato a un mese per aver «strattonato e piegato un braccio e colpito  al volto con una manata un giovane che era nella scuola, La scuola  Diaz (archivio) con l’aggravante  di essere un sovrintendente di polizia».

Perché la decisione dei giudici la indigna?
«Perché un ladro di polli prende tre mesi, mentre chi ha deciso e ordinato  l’irruzione nulla. Sono rimasti i poveracci. Sono stato forse io a fare  tutto da solo, sono stati Canterini e gli altri? C’ero io alla riunione in  questura per dare il via a un’operazione sconsiderata? Allora anche la  magistratura ha dimenticato quel massacro, se oggi 10-15 capi  d’imputazione sono sfumati. Al mio legale, l’avvocato Diego Perugini, il pm ha detto che io ero quello che c’entrava meno di tutti, ma lui non  poteva permettersi di perdere i pezzi. Continua a leggere