Gallo Matese(Ce)- (di Ugo iannitti-Italia nostra Matese)  Da qualche giorno anche sul Matese si comincia a sentir parlare di eolico, di “Wind Farm”- nome bellissimo e fuorviante come se il vento fosse coltivabile come in una vera fattoria -, di aereogeneratori, di pal(l)e eoliche e chi più ne ha più ne metta. La realtà è che anche da noi sta arrivando la lobby dei produttori di vento e tempesta, dei venditori di aria fritta. L’eolico viene presentato come la panacea “verde” per la soluzione del problema elettrico dell’Italia, quando invece i dati reali della produzione di energia e del vantaggio per la nostra economia sono poco più che fallimentari. Le statistiche fatte trionfalmente circolare dalla società Terna Spa, che ricordiamo è la società che in Italia si occupa della trasmissione dell’energia, dicono che ogni pala eolica installata ha prodotto energia, ergo ha “girato”, in media per sole 1500 ore all’anno, su un totale di ore possibili di funzionamento di 8760. Ma questo noi del Matese lo sappiamo già, basta farsi un giro a Ciorlano e vedere delle 10 pale quante sono in funzione anche quando il vento soffia con furore siberiano. Continua a leggere