Fra sdegno e spavento marito e moglie vittime dell’ ossianica avventura… Distratto il custode e La Polizia municipale, benché avvertita, non è intervenuta

CARINARO(Ce)- (di Raffaele Raimondo) – Potrebbe, a buon diritto, rientrare nel celebre “ciclo di Ossian” o rappresentare la versione iperrealistica della famosissima poesia di Totò: ‘A livella. Comunque la si metta, per Angelo Pratillo – 60enne originario di Brezza (frazione di Grazzanise) e dipendente dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta – e sua moglie l’orribile vicenda è tutt’altro che dimenticata, anche perché avvenuta, fra sdegno e spavento inenarrabili, pochissimi giorni fa, per la precisione nella serata di lunedì 22 novembre: son rimasti chiusi, per oltre un’ora, al buio, nel cimitero di Carinaro, e, per giunta, sotto una tempestosa pioggia. Vanno appena riprendendosi e quindi sono soltanto adesso sembrano in grado di rendere nota la loro avventura che non augurano a nessuno, bollata -com’è stata- da paurosi scenari notturni e dall’incalzare del “motivo della morte” che pesa sul destino dell’ uomo. E’ Angelo che racconta; la consorte Continua a leggere