Roma- Per la quinta volta dall’ inizio del suo Pontificato, Benedetto XVI presiederà questa sera, alle 21.15, il rito della Via Crucis al Colosseo. L’evento, con le meditazioni scritte dal cardinale Camillo Ruini (si riportano di seiguito), che vedrà fra gli altri due iracheni portare la croce, sarà trasmesso in radiocronaca diretta dalla nostra emittente a partire dalle 21.05. Ma il 2 aprile è anche il quinto anniversario della morte di Giovanni Paolo II. In questa particolare coincidenza, la memoria non può non tornare alla sera di quel 25 marzo 2005, quando il Papa polacco, ormai costretto all’ immobilità, partecipava seduto nella sua cappella privata all’ultima Via Crucis della sua vita, ascoltando dalla televisione le riflessioni di colui che, meno di un mese dopo, sarebbe diventato il suo successore sul Soglio di Pietro. Nel suo servizio, Alessandro De Carolis ripropone le meditazioni che l’allora cardinale Joseph Ratzinger scrisse per la Via Crucis di quell’anno:

La croce di legno sarà forse ferma alla quarta stazione, forse in transito verso la quinta, sullo sfondo delle fiaccole e delle penombre del Colosseo, quando alle 21.37 di stasera scoccheranno l’ora e il minuto in cui cinque anni fa la folla ammutolita in Piazza San Pietro apprendeva della morte di Giovanni Paolo II. O forse la rievocazione del tragitto al Golgota avrà già toccato la settima stazione, quella della seconda caduta di Gesù e quella in cui il cardinale Ruini ricorderà la scomparsa di Papa Wojtyla. E probabilmente in tanti, tra la folla di stasera, ne rammenteranno il profilo curvo, ripreso di spalle e aggrappato alla Croce, in quel Venerdì Santo di cinque anni fa. Continua a leggere