Italia- L’ex leader di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti, ha ricevuto in questi giorni il premio intitolato a Giovanni Paolo II. Repubblica informa che il laico Bertinotti ha ricordato la sua figura storica, il suo ruolo di evangelizzazione e il contributo che diede al superamento del comunismo. Un premio giunto alla VI edizione e organizzato dall’ associazione “Aglaia”. Tra i premiati anche il ministro per l’ Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi. Bertinotti, alla morte del grande papa, ebbe modo di essere intervistato sempre da Repubblica, confessando “una commozione enorme”. Disse: «E’ morto un grande Pontefice che ha segnato con la sua presenza la fine del secolo scorso e l’inizio di un’altra storia. Continua a leggere

L’impegno e la dedizione di un emigrante per la gente che soffre. Per 40 anni non era più tornato nel paese natio. Le parole del Santo Padre gli fecero cambiare idea. La sua opera riconosciuta dall’ Asl,  da medici, dal Vaticano (memorabile nel 2003 l’incontro con Giovanni Paolo II), da ospedali e Università britanniche.

PAPA WOJTYLA MI DISSE: “ TORNA DOVE SEI NATO E AIUTA LA TUA GENTE”

Salvatore Capasso, pranoterapeuta-riflessologo-fisioterapista con il calore delle sue mani aiuta gratuitamente persone con problemi di salute. Si divide tra il Regno Unito e il suo paese sito nell’alto casertano A 20 cm di distanza si percepisce il calore irradiato dalle sue mani

Alife(Caserta)- (di Giuseppe Sangiovanni) Per decenni si sono fatti molti esperimenti sull’efficacia dei pranoterapeuti e sulla loro capacità di guarigione, inizialmente eseguiti attraverso l’intervista diretta dei pazienti e in un secondo tempo mettendo appunto dei rilevatori di frequenza energetica che mette sotto esame il potere di cura di ogni singola mano nei suoi particolari. Così si è arrivati a comprendere che alcune persone sono più dotate di altre nella pratica della guarigione pranica, o devono possedere un particolare tipo di magnetismo che si rende necessario nell’ utilizzo di questa tecnica. In seguito si e intuito anche che alcuni terapisti hanno un’energia più propensa per curare meglio solo alcuni tipi di patologie, più in sintonia con la loro personalità! Uno di questi è Salvatore Capasso, 64 anni, pranoterapeuta-riflessologo-fisioterapista, nato ad Alife, trasferitosi all’età di dodici anni in Inghilterra, dove ha studiato, si è sposato ed ha avuto tre figli, lavorando per 28 anni nell’ ospedale di Ipswich– a facendo tanto volontariato. Da oltre due anni per lui è maturata la pensione- ma Salvatore- non si è fermato, Continua a leggere

Roma- Un’ ardito e intrepido testimone di Cristo che riusciva a comunicare una forte carica di speranza. Benedetto XVI ha ricordato così ieri pomeriggio, durante la Santa Messa nella Basilica Vaticana, il Servo di Dio Giovanni Paolo II nel quarto annniversario della morte. “Il suo ricordo – ha detto il Papa – continua ad essere vivo nel cuore della gente, come dimostra l’ininterrotto pellegrinaggio di fedeli alla sua tomba, nelle Grotte Vaticane”. In preparazione della Gmg che a livello diocesano si celebra domenica prossima sul tema “Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente”, erano presenti tanti giovani romani e di altre parti del mondo. Il Papa ha chiesto loro di diventare un’oasi di speranza per la società contemporanea. Al termine della celebrazione Bendetto XVI si è recato in preghiera sulla tomba del suo predecessore. “La vostra presenza mi richiama alla mente l’entusiasmo che Giovanni Paolo II sapeva infondere nelle nuove generazioni”.

Un’esortazione a divenire piccole sorgenti di speranza nel mondo e a non fare della speranza cristiana un’ideologia o slogan di gruppo. L’ha lanciata Benedetto XVI ai giovani partecipanti alla cappella papale per il defunto Pontefice Giovanni Paolo II. Solo vivendo di Cristo e in Cristo – ha spiegato il Papa – è possibile propagare la fiamma di quell’amore che Gesù ha acceso sulla terra, portare alta la fiaccola della fede e della speranza:

E’ la fiaccola che il Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato in eredità. L’ha consegnata a me, come suo successore; ed io questa sera la consegno idealmente, ancora una volta, in un modo speciale a voi, giovani di Roma, perché continuiate ad essere sentinelle del mattino, vigili e gioiosi in quest’alba del terzo millennio”.

Rendere testimonianza a Cristo senza mezzi termini richiede coraggio: Continua a leggere