Gli insegnanti organizzatori della Giornata della MemoriaGRAZZANISE(CE)– (di Raffaele Raimondo) – L’incontro celebrativo promosso dall’Iac “F. Gravante” per la Giornata della Memoria si è svolto (altro…)

v109087.vid (Video Intervento Napolitano)

Si commuove Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia al Quirinale per la Giornata della Memoria, mentre ricorda  la visita compiuta vent’anni fa ad Auschwitz insieme a Giovanni Spadolini in  rappresentanza del parlamento italiano. Un groppo in gola che lo costringe a interrompere per un attimo il suo intervento, prima di riprenderlo e continuare. “La Shoah è stata una tragedia dell’Europa – ha ammonito il Capo dello stato. Continua a leggere

25 Aprile Festa della Liberazione e della Resistenza Italiana. Il presidente del Il Museo nazionale storico della Liberazione (www.viatasso.eu) dott. Antonio Parisella comunica a tutti/e coloro che é possibile visitare il Museo in questa giornata e anche dopo il 25 aprile. Per il 1 maggio: via Tasso è a 100 m da Piazza San Giovanni e dal concerto.

Dal Memoriale di Ondina Peteani . Contro ogni forma di razzismo, contro qualsiasi discriminazione e prevaricazione razziale, sociale, culturale e religiosa Ostinatamente, Ora e Sempre: Resistenza! Ondina Peteani

Dal Memoriale di Ondina Peteani. Note di Ondina Peteani per conferenza. Il testo é adatto in prossimità della Festa della Liberazione . (Testo inedito presentato in occasione del 61° anniversario della Liberazione )

Ondina Peteani (prima staffetta partigiana d’ Italia), deportata La storia di quelle giornate eroiche determinò l’inderogabile cognizione della nuova collocazione che la Donna, con sacrifici inimmaginabili aveva finalmente guadagnato. Il martirio socio-culturale imposto dal regime fascista durante tutti i vent’anni di dittatura accentuò in noi giovani l’irrefrenabile bisogno di Libertà. La negazione di una Cultura Libera e Democratica e l’ imposizione di una ferrea censura indusse schiere di giovani ad acuire la curiosità e l’interesse in direzione di una sostanziale sete di Sapere. L’aver imbavagliato la Libertà di Conoscenza si tradusse infatti in uno degli stimoli contrapposti più intensi per la creazione spontanea dei primi gruppi di dibattito, di contrasto e poi d’azione, contro un Governo reo fra l’altro dell’ applicazione delle aberranti Leggi Razziali del 1938, tese nell’apocalittico progetto comune al Reich Hitleriano della Germania Nazista. Così ci schierammo. Decidemmo da che parte stare. Oltre ad un ideale forte e coeso anche il versante emotivo ebbe un ruolo inconsapevolmente determinante. Eravamo straordinariamente felici. Un rigoglioso altruismo ci univa e ci rafforzava nella consapevolezza ben più matura della nostra giovane età, portandoci con convinta determinazione alla soglia di scelte di sacrificio troppo spesso fra la Vita e la Morte. Fronte operaio, povero di mezzi ma ricco di un entusiasmo vincente, puro ed orgoglioso. Nessuna di noi, come nessuno dei nostri giovani temerari compagni di Lotta poteva immaginare quale livello di scontro fossimo prossimi ad affrontare. Assolutamente inimmaginabile fu l’orrore in cui milioni di bambini, donne, anziani e uomini sarebbero stati trascinati dalla degenerazione della Ragione partorita dalla lucida follia della Soluzione Finale che trova oggi in AUSCHWITZ il terrificante simbolo di un passato che ha profondamente segnato e mutato il corso della Storia.

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“La Strage degli Innocenti”.  Padri disperati portano in braccio i loro figlioletti senza vita….Quale il messaggio più drammatico che giunge ai nostri occhi e che ancora una volta interroga le nostre coscienze? I fanciulli rappresentano il futuro del mondo. Quale futuro dunque? Possiamo mai starcene comodamente fermi a guardare l’umanità intorno a noi ammazzarsi l’ una con l’altra? Caino contro Abele. La Strage degli Innocenti che si ripete nei secoli come una maledizione… Quello  in atto nel medio Oriente  é uno dei massacri più efferati della storia….. Il  27 Gennaio 2009 prossimo Giornata della Memoria della Shoah…(Giornata per eccellenza dedicata all’impegno per la Pace) dovremo particolarmente soffermarci su queste scene, e  ricordare non solo il genocidio di Auschwitz, ma anche tutti i genocidi che si sono perpetrati nel corso dei secoli, in ultimo quello delle vittime innocenti che si sta consumando in quello che viene definito l’ efferato “Massacro di Gaza” . Bisogna invocare al Cielo una forte preghiera di implorazione per la Pace in Medio Oriente, tra lo stato di Israele e Palestina, per la Pace a Gaza e per la Pace nel mondo. Ma é necessario che anche noi uomini e donne di buona volontà ci mobilitiamo contro il massacro mediante una massiccia campagna di contro- informazione e di sensibilizzazione, in quanto i nostri media non stanno facendo altro che riempirci di frottole e trasmetterci notizie fasulle  da disinformazione….  Vi mostriamo in questo servizio delle foto choc che ci arrivano direttamewnte da Gaza ( grazie all’amico giornalista Stefano Ferrario di PeaceReporter). (ATTENZIONE: Per chi soffre di tachicardia o non é abituato a vedere da vicino la crudezza di certe immagini, consigliamo di non aprire la pagina per non vedere il resto delle foto )

 Se Auschwitz, al pari di Hiroshima, è stato il simbolo degli orrori del XX° secolo, Gaza vanta con Falluja (Iraq) ottime credenziali per assurgere ad emblema delle atrocità del XXI°.

(di Vittorio Arrigoni)  Nella «prigione a cielo aperto» di Gaza (28, 30 dicembre, 4, 6, 7 gennaio), ad una situazione già drammatica a causa del “blocco” -che ha ulteriormente inasprito l’occupazione israeliana, nodo di fondo insoluto della questione palestinese (28, 30 dicembre, 3, 8 gennaio)- si sono aggiunti i bombardamenti. Questo è parte di un piano secondo alcuni ideato da tempo (6, 8 gennaio) per sottomettere una volta pertutte la popolazione locale (8 gennaio) se non addirittura promuovere l’ennesima “pulizia etnica”, il fondamento dello Stato d’Israele (23 dicembre) che, al di là dei ritriti slogan sul “processo di pace” (30 dicembre), mira solo a ripulire dagli arabi la terra di Palestina per “riunire” l’inesistente “popolo ebraico” (24, 26 dicembre). I bombardamenti israeliani, «illegali» e «crimini contro l’umanità» anche per l’ONU (27 dicembre, 9 gennaio), stanno causando una carneficina di donne, vecchi e bambini, oltre alla distruzione di campi profughi, infrastrutture sanitarie, scuole, moschee, palazzi interi (28, 30, 31 dicembre, 2, 3, 7 e 8 gennaio).

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