Camigliano(Ce)- (di Enrico Scotton) La vicenda di Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano (Caserta), rimosso dalla carica nonostante abbia portato il suo Comune oltre quota 65% nella raccolta differenziata dei rifiuti, rischia di non rimanere un caso isolato. Oggi la Camera, durante l’ esame in aula del decreto sull’ emergenza in Campania, ha bocciato un ordine del giorno presentato dall’ on. Simonetta Rubinato che chiedeva al Governo di modificare “una norma iniqua che punisce gli amministratori virtuosi”.  Sull’ argomento si è aperto un vivace dibattito dopo che la deputata del Pd ha invitato il ministro dell’ Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a riflettere sulle conseguenze che il testo normativo del decreto avrà in futuro. “Siamo di fronte ad un paradosso – ha spiegato l’ on. Rubinato – perché se un sindaco non raggiunge la percentuale fissata di raccolta differenziata nel suo Comune viene sanzionato con la nomina di un Continua a leggere

Camigliano(Ce)- Circa tre settimane fa il sindaco di Camigliano, paese del casertano, Vincenzo Cenname, veniva rimosso dal suo incarico per non aver applicato la legge 26/2010 la quale stabilisce che, superata l’emergenza rifiuti, la gestione del ciclo, in Campania, venga affidata a società provinciali. Cenname non ha trasmesso gli archivi afferenti alla Tarsu e alla Tia alla Provincia di Caserta, così come previsto dalla legge, e il 3 agosto il presidente Napolitano ha firmato il decreto per la rimozione del primo cittadino. Cenname aveva portato Camigliano al 65% di differenziata e aveva attuato una serie di provvedimenti che hanno eletto il paese di 1800 anime a comune virtuoso.

Come si sente, ora?

Amareggiato e con più tempo libero, visto che il mio impegno politico non è più di 24 ore su 24. Ma non ho deciso di arrendermi e sto valutando la possibilità di ricorrere al Tar contro un provvedimento che ritengo essere un mix di illegalità. Continua a leggere