Caserta- Il 30 ottobre scorso il movimento “Stop Gelmini” ha sfilato per le vie di Caserta. Più di tremila persone, tra studenti medi, universitari, precari della scuola, insegnanti e militanti dei centri sociali, hanno portato in piazza le ragioni di avversione ad una contro-riforma che mortifica la scuola pubblica, ci toglie diritti e ci ruba il futuro. Siamo scesi in piazza per far vivere sul nostro territorio, nelle nostre scuole, nelle facoltà universitarie di Terra di Lavoro, la grande opposizione sociale al disegno governativo di far pagare a noi studenti, insegnanti, precari, i costi della crisi economico-finanziaria del capitalismo mondiale. Ma noi, abbiamo affermato, non pagheremo la vostra crisi. Non pagheremo la crisi, che non abbiamo provocato, di un sistema che non abbiamo scelto. Vogliamo una scuola pubblica ed accessibile a chiunque. Vogliamo un’istruzione di qualità per tutti. Per questo abbiamo lottato e lotteremo contro la legge 133, contro la distruzione di quel che rimane della scuola, della ricerca e dell’Università pubblica. Contro la logica dei tagli, che sottrae alla pubblica istruzione risorse per miliardi di euro attraverso una serie di misure che incideranno negativamente sia in quantità che in qualità su di essa: Continua a leggere