Il piccolo grande uomo, colui il quale microfono in mano “s’è mbustato” come si dice ad Ariano contro un energumeno della celere. Gianni Vigoroso simbolo della libertà di stampa e di pensiero, e della difficoltà di esprimere la libertà ed il diritto dovere all’informazione. Come in Nicaragua, Argentina, Bolivia, Cile, Cina, Russia la libertà si paga con le ferite o con la morte.Vedete il video di Studio Aperto di Italia 1

http://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv

Vi renderete conto di quanta sia stata mortificata la democrazia, e di quanto siano necessari sempre più cronisti d’assalto come il nostro grande Gianni! Continua a leggere

Comunicato dai Comitati spontanei cittadini di Tredici e Falciano. “Per la difesa del territorio, della salute pubblica e l’occupazione di giovani locali “.(Foto a dx una manifestazione contro i rifiuti del Comitato Emergenza rifiuti Ce. Autore foto: Andrea Pioltini, fotoreporter)

Caserta– Molto spesso si sottovalutano o addirittura si respingono le ragioni e le amarezze del cittadino , quando rivendica legittimamente , ma invano, un proprio diritto alla casa , ad un posto di lavoro dignitoso, alla tutela della propria salute , del proprio territorio e poi, ci si meraviglia che le distanze tra la politica e la società civile si allungano sempre di più, fino crearne un muro dell’antipolitica.. Ora come è noto ,ben due comunità si lamentano di insediamenti produttivi artigianali e industriali perchè essi sanno di pseudo pubblica utilità e di incerta eco compatibilità , quali PIP da realizzare a San benedetto e nelle frazioni di Falciano e di Tredici.  E quindi , da un lato , denunciano un comportamento , anomalo, atipico e incomprensibile delle istituzioni che vogliono realizzare a tutti i costi questi insediamenti , dall’altro , gli stessi cittadini, non si stancano di rammentare all’attuale Giunta e al CC , nonché ai partiti e alla politica in genere, che la consorella Giunta Comunale Falco con delibera 14 del 13.1.2004 ha preso atto già a quell’epoca che l’area , in esame,cioè l’area interessata all’istituendo policlinico, nonché luogo di destinazione dei PIP di San Benedetto, era classificata ad rischio di inquinamento atmosferico, per la presenza delle attività industriali estrattive (cave) e della produzione di cemento e ha preso atto altresì,sempre in quell’epoca, del fallimento, da parte degli organismi deputati (ARPAC e CRIA) al controllo e monitoraggio ambientale dell’aria, tant’è che ancora ora il tasso d’inquinamento anzicchè, abbassarsi, è schizzato in avanti a dismisura per la indecente persistenza delle cave e della vergognosa presenza della maledetta velenosa discarica della monnezza dello Uttaro,  Quindi , questa area interessata ai PIP oggi è avvelenata di gas puzzolenti che stanno avvolgendo lentamente anche il costruendo policlinico, ancorché questa prestigiosa struttura ospedaliera vede l’inizio delle proprie attività sanitarie.

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