Autori e curatori: Barbara Spinelli ; Contributi: Patrizia Romito ; Collana: Griff – Gruppo di ricerca sulla famiglia e la condizione femminile . Argomenti: Donne, politiche di genere – Studi di genere ; Livello: Studi, ricerche .Dati: pp. 208, 1a edizione 2008 (Cod.623.37) Tipologia: Edizione a stampa Prezzo: € 18,00. Disponibilità: Buona Codice ISBN 13: 9788846498458 (IMPORTANTE: le ns. spedizioni verranno sospese per la pausa estiva dal 4 al 31 agosto (inclusi). Gli ordini ricevuti a partire dal 1 agosto saranno evasi (e addebitati) da lunedì 1 settembre 2008 ). In breve Il termine “femminicidio”, nato in occasione della strage delle donne di Ciudad Juarez, indica la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna «in quanto donna». Il testo illustra le tesi elaborate in Centroamerica sulle cause del femminicidio ed espone i meccanismi di indagine e di denuncia, i risultati di ricerche locali, le politiche sviluppate, la richiesta di riconoscimento giuridico del femminicidio come specifico reato e crimine contro l’umanità Continua a leggere

Piedimonte Matese(Ce)- L’Italia dei Valori di Piedimonte Matese invita a considerare le prevedibili e inique conseguenze dell’ introduzione del concetto del reato di immigrazione clandestina previsto nel pacchetto sicurezza del Governo Berlusconi. “In effetti, – dichiara il presidente cittadino e pediatra di famiglia dott. Emilio Iannotta– tantissimi figli di immigrati, sino ad oggi non rei, anche nella nostra comunità, vanno a scuola e sono assistiti dai Pediatri di famiglia, come prevede la legge, il contratto nazionale, e le relative deroghe che ne disciplinano l’accesso temporaneo al servizio sanitario nazionale. L’introduzione del concetto di reato di immigrazione clandestina non potrà che avere come esito, che era ed è facilmente prevedibile, il fatto che questi bambini verranno dai loro genitori tolti dalla scuola e dall’accesso ai servizi sanitari diventando, in brevissimo tempo, “bambini invisibili“. L’Italia dei Valori Continua a leggere

Il piccolo grande uomo, colui il quale microfono in mano “s’è mbustato” come si dice ad Ariano contro un energumeno della celere. Gianni Vigoroso simbolo della libertà di stampa e di pensiero, e della difficoltà di esprimere la libertà ed il diritto dovere all’informazione. Come in Nicaragua, Argentina, Bolivia, Cile, Cina, Russia la libertà si paga con le ferite o con la morte.Vedete il video di Studio Aperto di Italia 1

http://video.jumpy.it/adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv?v=adstudioaperto/2008/02/180208_1s.wmv

Vi renderete conto di quanta sia stata mortificata la democrazia, e di quanto siano necessari sempre più cronisti d’assalto come il nostro grande Gianni! Continua a leggere

L’incredibile vicenda della Signora Linda Iannone, dipendente del Comune di Valle di Maddaloni e licenziata senza giusta causa,  é  approdata anche nella trasmissione: “Mi manda Rai Tre”  condotta dal giornalista Andrea Vianello  del 21 dicembre 2007.  La signora Iannonre é dipendente del comune di Valle di Maddaloni, diversamente abile il 13 marzo 2007 è stata licenziata dalla giunta per malattia. Reintegrata al posto di lavoro dal giudice del lavoro, al comune ne ha subite di tutte i colori: non poteva lavorare , senza accesso alla documentazione, il computer scollegato, annullato il badge, chiusa la porta a chiave della sua stanza. Con l’accettazione del reclamo del comune contro la reintegra, la signora si é trovata di nuovo senza lavoro. Continua a leggere

CASO del MEDICO PONTECORVO. IL DRAMMA! VERGOGNOSA ASSENZA delle ISTITUZIONI. CHE COSA ASPETTANO AD INTERVENIRE? Appello alle ISTITUZIONI perché rispettino la LEGALITA’ che nel caso del dott. Pontecorvo é stata violata, in quanto sono violati i suoi diritti. DOVE ANDRA’ FINIRE QUESTO MONDO? Booh!!! L’UOMO si trova in condizioni pessissime a causa del digiuno da 4 giorni. Di seguito le drammatiche parole del medico che protesta pacificamente per difendere i propri diritti, raccolte dal giornalista Giuseppe Sangiovanni. “Al dott. Mariano Pontecorvo la nostra redazione “Alto Casertano-Matesino & dintorni” esprime la più profonda solidarietà e vicinanza”.

Caiazzo(Caserta)- “Mi muovo da qui solo se mi ridaranno il mio diritto scippato illegittimamente. Voglio “morire” qui-tra la mia gente, tra i miei pazienti che conosco uno ad uno”-racconta con un flebile filo di voce, Mariano Pontecorvo (nelle foto, cliccare sopra ogni foto per ingrandire. Il reportage fotografico é a cura di Giuseppe Sangiovanni. La prima foto in alto rappresenta il medico stremato dopo 4 giorni di protesta) , vulcanico, inossidabile medico chirurgo del servizio 118 di Caiazzo Continua a leggere