Scandalo rifiuti in Campania: lo Stato protegge chi sbaglia e guadagna e da botte a chi paga

Napoli-( art. del prof. Franco Ortolani, ambientalista, Ordinario di Geologia, Università Federico II NapolI). L’informazione  diffusa  dai mass media circa l’emergenza-scandalo rifiuti ha fatto credere ai cittadini italiani che il problema sia causato dalla inciviltà dei campani e dall’incapacità degli amministratori locali condizionati dalla malavita organizzata e che solo negli ultimi mesi, grazie al governo di centro destra, è finalmente intervenuto lo Stato che in pochi giorni ha efficacemente avviato la risoluzione dell’annoso problema imponendo la costruzione di inceneritori e discariche. Gran parte degli italiani, stanchi di subire gli effetti delle immagini negative degne di un paese sottosviluppato immerso, in parte, nell’immondizia, crede a questa versione mediatica. Le cose non stanno così. Continua a leggere

Piedimonte Matese(Ce)- (di Pietro Rossi) Il Corso di “Guida al Parco” organizzato dall’Istituto Giustino Fortunato ha vissuto fin dal suo nascere un vita travagliata, finito agli onori della cronaca grazie ad una denuncia del Presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese Prof. Marco Fusco (nella foto) il quale accusava gli organizzatori della poca informazione fatta al Bando di selezione . Al presidente Fusco fecero eco i sindaci della zona del Matese che portarono nelle mani del Governatore Antonio Bassolino, in una conferenza tenutasi a Gioia Sannitica, una richiesta di proroga che salvaguardava gli interessi dei giovani disoccupati residenti nei territori della Comunità del Parco regionale del Matese, potenziali utenti dell’intervento in oggetto e nello stesso tempo, riusciva a colmare la grave mancanza da parte di chi non aveva provveduto ad informare diffusamente di questa opportunità la potenziale platea di utenti, omettendo perfino di far pubblicare il bando sul sito dell’Ente Parco Continua a leggere

Napoli e Campania– Venticinque persone. Si abbatte come una enorme tegola sul commissariato per l’emergenza dei rifiuti in Campania l’ordinanza di 650 pagine emessa dal gip Rosanna Saraceno, su richiesta del procuratore aggiunto Aldo De Chiara e dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Gli stessi magistrati che hanno indagato sui presunti illeciti contestati nei mesi scorsi al governatore della Campania Antonio Bassolino e ai vertici dell’Impregilo, che lo ricordiamo sono stati tutti già rinviati a giudizio, hanno inflitto un duro colpo ai vertici del commissariato guidato da Gianni De Gennaro (nella foto 1 insieme a Marta Di Gennaro ) e alle dirette dipendenze del sottosegretario Guido Bertolaso. Venticinque persone, tra cui funzionari e dipendenti del commissariato per l’emergenza in Campania, sono da ieri agli arresti domiciliari; una ordinanza notificata a una dei vice di Bertolaso; un avviso di garanzia inviato al prefetto di Napoli. E accuse che vanno dal traffico illecito di rifiuti, falso ideologico e truffa ai danni dello Stato. Sono i risultati clamorosi di una operazione dei carabinieri del Noe denominata “Rompiballe“, un termine mutuato dall’espressione utilizzata in una intercettazione telefonica: tra le accuse c’e’ infatti quella di aver consentito in alcune occasioni che le balle di spazzatura – teoricamente rifiuti trattati e resi così idonei allo smaltimento in un termovalorizzatore – venissero aperte, e il contenuto inviato in discarica

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SAN NICOLA LA STRADA (Ce)-( di Nunzio De Pinto) Venerdi, 16 giugno, il Tribunale Civile di Napoli, con il giudice dottoressa Fausta Cuomo, deciderà se, come ha richiesto l’Avvocatura dello Stato, riaprire la discarica di Lo Uttaro per utilizzarla per lo sversamento di ulteriori migliaia di tonnellate di rifiuti. Il ComEr (Comitato Emergenza Rifiuti) di San Nicola La Strada, anche alla luce della nuova emergenza rifiuti in Campania, specialmente del Comune di Napoli con le sue oltre 4.000 tonnellate di spazzatura per strada, che sta mettendo letteralmente in ginocchio l’unica nostra grande risorsa: quella del turismo internazionale, teme, a ragione, che “la ragione di Stato” prevalga sulla legge, sulla Giustizia e faccia riaprire la discarica Lo Uttaro Continua a leggere